All’indomani della convalida del fermo di Luigi D.M., il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano e di aver ferito un altro giovane, la madre del minorenne ha scritto una lettera ai familiari della vittima, il 19enne portiere di una squadra di calcio che milita in Eccellenza, assassinato al culmine di una lite per futili motivi, poco dopo la mezzanotte di sabato 2 novembre, in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio.
Una lettera beve, ma intensa che smentisce le voci che si sono susseguite fin dalle ore successive al fermo del minorenne, secondo le quali i genitori sarebbero addentrati nelle dinamiche camorristiche del quartiere. La madre del minore, accusato di omicidio e tentato omicidio, ricostruisce uno scenario ben diverso che collima perfettamente con il quadro tracciato dal legale di Luigi e che mira a far leva sull’infermità mentale. Il minore sarebbe affetto da problemi psichici fin da bambino e negli ultimi anni la sua condizione sarebbe peggiorata.
Di seguito il contenuto integrale della lettera che la madre di Luigi ha scritto alla famiglia di Santo Romano:
“Ci rivolgiamo ai genitori, i nonni, gli zii, i cugini, la fidanzata, gli amici.
A tutta la famiglia e tutte le persone che amavano Santo.
Noi siamo i genitori.
Vi chiediamo: scusa, perdono per ciò che ha fatto nostro figlio, per il dolore terribile che vi è stato inflitto, la tragedia che state vivendo perché perdere un figlio è una cosa inaccettabile, inspiegabile, un dolore che vi accompagnerà per tutta la vita.
Nostro figlio ha distrutto la vostra famiglia, ma anche la nostra, noi siamo una famiglia umile.
Mio marito lavora, abbiamo un camion dei panini, i nostri figli sono stati cresciuti in una famiglia normale, di lavoratori.
Io sono la mamma, non sono una pregiudicata e né affiliata ai clan, ma siamo una famiglia normale, come tante. Mio figlio è sempre stato curato e seguito, da piccolo dalla neuropsichiatra infantile, due anni fa diventò ingestibile e subito presi provvedimenti con i servizi sociali. Rifiutava medicinali e visite, noi siamo una famiglia sconvolta e distrutta insieme alla vostra e chiediamo perdono da parte di nostro figlio.”