Una scarpa macchiata da un pestone: questo il movente dell’omicidio di Santo Romano, il 19enne di Volla ucciso la notte scorsa in piazza Salvatore Capasso a San Sebastiano al Vesuvio.
Un venerdì sera qualunque, uno dei tanti che vede la zona che attornia il municipio del comune vesuviano accogliere dozzine di giovanissimi.
Un venerdì sera qualunque che nel giro di pochi attimi si è trasformato in tragedia.Una lite per futili motivi, gli animi che si scaldano, ma poi la situazione rientra. Mezz’ora dopo però uno dei protagonisti della lite torna in piazza, estrae una pistola e spara.
È morto così Santo Romano, giovane promessa del calcio, colpito al petto da un proiettile al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Il 19enne è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare. Il ragazzo era il portiere dell’Asd Micri, formazione che milita nel campionato di Eccellenza.
Un altro proiettile ha ferito al gomito un suo amico e coetaneo di Ponticelli. Anche lui incensurato, compagno di squadra di Romano, portato in ospedale, non è in pericolo di vita.
Determinante il contributo fornito dalle telecamere di sorveglianza dei locali intorno alla piazza che hanno consentito di ricostruire l’intera dinamica dei fatti. Due gruppi di giovani presenti in piazza. Poi, un pestone sporca la scarpa a un ragazzo. La tensione sale, iniziano gli insulti, volano parole grosse, ma nulla più. Qualcuno di loro si allontana dalla piazza, sembra finita lì. Circa 30 minuti dopo, un 17enne torna sul posto, le forze dell’ordine lo hanno già individuato, arriva con una minicar nera. Si ferma, esce dall’auto ed estrae una pistola. Spara alcuni colpi generando il fuggi fuggi generale, per poi allontanarsi.
Tramortito al suolo il 19enne Santo Romano, ferito mortalmente al petto, e un suo compagno di squadra, colpito al gomito. In pochi minuti arrivano i soccorsi ma per il portiere 19enne non c’è stato nulla fare.
Domenica 3 novembre, alle 18.00, al Municipio di San Sebastiano al Vesuvio è stato convocato un tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico.