Due discariche di rifiuti speciali pericolosi, contenenti scarti di demolizioni e costruzioni edili, e anche amianto in frantumi, sono state sequestrate a Napoli dalla sezione aerea della Guardia di Finanza di Napoli in collaborazione con i tecnici dell’Arpac.
A coordinare le attività d’indagine sono stati i magistrati della “sezione ambiente” (sostituto procuratore Domenico Musto, procuratore aggiunto Antonio Ricci) della Procura di Napoli (diretta dal procuratore Nicola Gratteri).
La prima discarica è stata individuata nel centro storico, precisamente nei Quartieri Spagnoli, nelle tipiche cavità tufacee della zona risalenti ai primi del ‘900, dove era stato anche stoccato amianto.
Grazie a una ricognizione con un elicottero delle Fiamme Gialle dotato di apparecchiature hi-tech, è stata individuata anche la seconda area sequestrata in uno degli scorci più panoramici della notissima discesa di Marechiaro, località sottoposta a strettissimi vincoli paesaggistici.
A scaricare il materiale di risulta (tra cui eternit frantumato), secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato il proprietario di alcuni fabbricati. Nella stessa zona di Marechiaro in cui è stata individuata la discarica gli inquirenti hanno accertato la presenza di bambini impegnati a giocare. Determinanti le segnalazioni dei cittadini.
“L’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – scrive in una nota il procuratore Nicola Gratteri – ha permesso di individuare ancora una volta una deturpazione delle bellezze naturali del capoluogo, rappresentando un esempio virtuoso nell’ambito della tutela ambientale e del contrasto all’illecito smaltimento dei rifiuti”.