Nino D’Angelo, celebre cantautore e attore, rappresenta una delle figure più iconiche e versatili della cultura napoletana contemporanea. Dalla periferia di San Pietro a Patierno al successo internazionale, la sua carriera è un viaggio affascinante che ha attraversato la musica, il cinema e il teatro, segnando profondamente la tradizione culturale partenopea. Oggi, Nino D’Angelo è riconosciuto non solo come innovatore musicale, ma anche come attore cinematografico capace di conquistare un pubblico vasto e trasversale, rendendolo uno dei più influenti artisti italiani degli ultimi decenni.
In questo saggio, gli autori si concentreranno sull’analisi dei testi di Nino D’Angelo, esaminando come egli combini il romanticismo con elementi realistici per creare un universo narrativo ricco di emozioni e comprensibile al grande pubblico.
I suoi testi vanno a inserirsi in un contesto romantico, in cui prevalgono temi di amore, passione e sentimentalismo. La sua voce espressiva e la scelta di parole profonde e melodiose sono in grado di catturare l’ascoltatore, trasportandolo in un mondo senza tempo animato da intense emozioni. Il romanticismo dangeliano si manifesta attraverso la descrizione dei sentimenti e delle relazioni amorose pure, pulite, innocenti, spesso espressi con toni poetici e lirici.
Nonostante il predominio del romanticismo, i testi di Nino D’Angelo, secondo Izzo e Lupi, presentano anche elementi realistici, i quali conferiscono autenticità e vicinanza al pubblico. L’artista descrive storie di vita quotidiana, problemi sociali e situazioni reali che risuonano con l’esperienza comune delle persone. Questa abilità di mescolare il romantico con il realismo crea un rapporto empatico con l’ascoltatore, rendendo i suoi testi accessibili e rilevanti per un vasto pubblico.
Una delle caratteristiche distintive dei testi di questo autore risiede proprio nella marcata identità e nella cultura napoletana che permeano le sue canzoni. Le sue radici sono profondamente legate alla città di Napoli, e questa appartenenza si riflette nei suoi testi, nei dialetti utilizzati e nella descrizione di tradizioni e costumi locali.
Attraverso canzoni come “Vai”, “A discoteca” e “Jammoja’”, D’Angelo celebra la vitalità e l’energia della sua città natale, raffigurandola come un luogo ricco di passione e divertimento. Questi testi diventano un inno alla cultura napoletana e svolgono un ruolo fondamentale nella promozione dell’identità di Napoli nella musica italiana.
Questo saggio esplorerà il profondo e indissolubile legame tra Napoli e Nino D’Angelo, analizzando come la sua musica e la sua identità artistica siano state plasmate dalle tradizioni e dalla cultura partenopea, e come, allo stesso tempo, egli abbia contribuito a perpetuarne e valorizzarne l’essenza.
Tanto è stato scritto su di lui e, tanto altro ancora sarà scritto, che è sicuramente difficile andare ad aggiungere qualcosa di prezioso e preciso. “Il mio vuole essere un saggio/romanzo/racconto dedicato a una delle figure più iconiche e”underrated”, sottovalutate del nostro paese. Dal 1981 a oggi lo si è visto e ascoltato al cinema, in circa una trentina di film, lui che è nato cantante e che si è dovuto improvvisare attore per lanciare le sue canzoni al grande pubblico” afferma Gordiano Lupi.
Come sottolineano nelle loro prefazioni Alessandra Del Prete (de Il Mattino) e Carlo Tortarolo (de Il Giornale), “Nino D’Angelo ha aperto la strada a molti, dimostrando che la musica può essere popolare e profonda, locale e universale”.