Attimi di grande tensione e violenza, nel corso della serata di domenica 6 ottobre, nel quartiere del Quarticciolo, a Roma, durante una delle “passeggiate della legalità” organizzate da Don Antonio Coluccia, il parroco in prima linea contro la criminalità che imperversa nella Capitale. Il sacerdote salentino è solito presidiare i quartieri in cui si registra una massiccia presenza di piazze di droga, non solo per intralciare gli affari illeciti delle organizzazioni malavitose radicate sul territorio, ma anche per indurre i giovani a cambiare vita, allontanandosi dalle insidie e dalle perdizioni della malavita. Un invito esteso ai cittadini, affinché rompano il muro di omertà e paura dietro il quale i criminali celano i loro loschi affari. Quello divulgato da Don Coluccia è un messaggio di legalità totalizzante, trasversale, concreto che infastidisce i criminali che vorrebbero che quelle periferie continuassero a restare abbandonate al loro destino per seguitare ad agire indisturbati.
In questo clima, lo scorso 6 ottobre, mentre il sacerdote percorreva viale Palmiro Togliatti è stato vittima di un tentativo di aggressione che ha scatenato un parapiglia generale che ha coinvolto decine di persone.
L’episodio è avvenuto intorno alle 22:00, quando un uomo, seduto su una sedia, si è improvvisamente alzato e si è avvicinato al sacerdote con un oggetto in mano non meglio identificato, tentando di aggredirlo. Gli agenti della scorta di Don Coluccia sono immediatamente intervenuti per difendere, ma l’aggressore ha gridato “me stanno a carcerà”, cercando di fuggire. Una frase che ha funto da segnale d’allarme per i residenti in zona, richiamando in strada, nel giro di pochi minuti, circa sessanta persone.
La situazione è degenerata rapidamente. Tra i manifestanti c’era anche una persona con un pitbull al guinzaglio, e in poco tempo sono iniziati scontri fisici, con calci e pugni. Per sedare la crescente tensione, uno degli agenti della scorta di Don Coluccia è stato costretto a sparare un colpo di pistola in aria per cercare di ripristinare la calma.
Un 41enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, mentre due agenti della scorta hanno riportato ferite lievi con prognosi di sette giorni. L’uomo tratto in arresto non è la stessa persona che ha cercato di aggredire il sacerdote, innescando la miccia dalla quale sono scaturiti i tumulti che, invece, è riuscito a dileguarsi tra la folla.
Non è la prima volta che gli esponenti della criminalità del Quarticciolo indirizzano azioni violente al sacerdote: lo scorso settembre, Don Coluccia era stato bersaglio di un lancio di bottiglie e sassi, mentre qualcuno lo insultava gridando: “Sei un Buscetta”, un chiaro riferimento al famoso pentito di mafia.
In quell’occasione, Don Coluccia aveva promesso di tornare, affermando: “Sono qui per offrire un servizio alla città. Una città che si commuove, ma non si muove”.