Il progetto di rigenerazione dell’insediamento di Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, proposto dal Comune di Napoli, mira a trasformare radicalmente l’area attraverso la demolizione delle due “stecche” residenziali esistenti e la creazione di 28 edifici bassi. L’obiettivo è non solo migliorare l’aspetto fisico del quartiere, ma anche restituire agli abitanti una casa dignitosa e un quartiere più vivibile, promuovendo un ambiente abitativo di qualità e favorendo un senso di comunità sostenibile e inclusiva. L’altezza media degli edifici varierà da 3 a 6 piani. In totale, saranno costruiti 360 nuovi alloggi.
Il progetto, finanziato con un ammontare complessivo di circa 106 milioni di euro, provenienti da diverse fonti tra cui il PNRR e il Fondo PON METRO PLUS, ha preso il via nei mesi scorsi e si articolerà in quattro fasi che termineranno nel 2027.
Uno degli intenti che il progetto di rigenerazione mira a perseguire è quello di consegnare alle famiglie residenti nel cosiddetto “Bronx” di San Giovanni a Teduccio delle abitazioni più dignitose, superando il disagio della mancanza di privacy, causata dalla vicinanza eccessiva tra i due edifici attuali. Una struttura architettonica della quale i clan operanti in quella zona hanno beneficiato e seguitano tuttora a farlo. E’ proprio lì che, sprezzanti dei progetti dell’amministrazione, i vertici del clan Formicola si sono insediati di recente, occupando abusivamente una serie di alloggi con tanto di utenze allacciate in maniera illecita.
I Formicola puntano a trasformare il plesso di case popolari di via Taverna del ferro nel quartier generale del clan, non solo occupando di forza delle abitazioni, ma soprattutto avviando una serie di business illeciti, in primis lo spaccio di stupefacenti. Diverse le piazze di droga controllate dal clan in quella sede e che in alcuni casi vedono coinvolti nelle compravendita dei minorenni. Bambini piccolissimi, non ancora adolescenti e quindi capaci di beneficiare dell’immunità prevista dalla legge in questi casi. Si tratta di minori imparentati con alcuni fedeli gregari del clan che dopo le recenti stangate inflitte dai blitz e dalle condanne, sta provando a risalire la china, forte del supporto dei D’Amico di Ponticelli.
Secondo il progetto di riqualifica del Comune di Napoli, il piano terra degli edifici ospiterà uno spazio utilizzabile dai residenti per attività come assemblee, studio, lavoro condiviso e gestione degli spazi condominiali. Tra le funzioni ospitate dal basamento vi saranno servizi locali e urbani erogati da associazioni, cooperative o imprese sociali, aperti anche alla comunità circostante e definiti in collaborazione con le associazioni e gli enti del terzo settore. Infine, si promuoveranno servizi e attività commerciali, come piccole attività produttive artigianali o imprese sociali. Attraverso la creazione di spazi aperti pubblici, che comprendono piazze, aree gioco, cortili pavimentati e parcheggi alberati, il progetto mira ad un miglioramento complessivo della vivibilità e della qualità del quartiere. Un elemento significativo sarà la realizzazione di un parco pubblico lineare sull’area di una delle due stecche demolite, che offrirà un generoso spazio verde aperto in stretta connessione con le abitazioni circostanti. Inoltre, è prevista la realizzazione di terrazzamenti che ospiteranno orti sociali e giardini comuni. All’interno del nuovo insediamento, saranno predisposti spazi pubblici dedicati al gioco e allo svago, con aree specifiche per il gioco, lo sport all’aperto e una pista di atletica.
In attesa di questo importante e significativo cambiamento, le famiglie residenti in via Taverna del Ferro sono costrette a fronteggiare le criticità annesse all’insediamento dell’organizzazione camorristica che proprio di recente ha iniziato ad avviare le manovre utili ad allestire il suo quartier generale proprio nel rione oggetto di un importante e oneroso progetto di riqualifica da parte del Comune di Napoli.
A minare la serenità dei cittadini, non solo l’incessante andirivieni di soggetti legati alla malavita locale e l’attività di spaccio di stupefacenti avviata nella zona, ma anche le richieste avanzate dai gregari per conto e in nome delle figure apicali del clan Formicola che avrebbero imposto di sgomberare i garage nei quali parcheggiano le loro automobili.
I Formicola mirano a rifocillare le casse dell’organizzazione per rimettersi in piedi e per perseguire quest’intento non si starebbero limitando a gestire delle piazze di droga nel “Bronx”, ma avrebbero esteso il raggio d’azione anche al mercato rionale che si svolge proprio in via Taverna del Ferro tutti i martedì. Gli emissari del clan, già da qualche settimana, starebbero avanzando una richiesta estorsiva pari a 50 euro ai proprietari degli stand.
Uno scenario che getta un fitto velo d’angoscia sulla quotidianità delle famiglie che auspicano in un futuro migliore per i loro figli e che vedono nel progetto che verrà ultimato nel 2027 una possibilità concreta di riqualifica e riscatto. Tra sogni e realtà si frappone la triste quotidianità nella quale sono costretti a vivere da quando i Formicola hanno erto a loro quartier generale il Bronx.