Continuano a pervenire notizie drammatiche da Saviano, il comune del vesuviano dove intorno alle 7 di stamane, domenica 22 settembre, lo scoppio di una bombola di gas ha provocato il crollo di una palazzina.
Si aggrava il bilancio delle vittime: poco fa, è stato estratto dalle macerie il cadavere della terza vittima, si tratta della madre dei due bambini di sei e quattro anni che hanno perso la vita nella tragedia, mentre il padre e un altro bambino di due anni sono stati estratti vivi dalle macerie, seppure le condizioni dell’uomo sono gravi. Il bambino è stato trasportato all’ospedale Santobono di Napoli, mentre il padre è ricoverato al Cardarelli.
Sembrerebbe che l’esplosione sia avvenuta nell’abitazione al secondo piano dove risiedeva la signora anziana. Al primo piano abitava, invece, la famiglia di cinque persone composta da marito moglie e tre bambini. Solo il padre e il figlio più piccolo sono riusciti a sopravvivere. Ancora in corso le ricerche dell’anziana residente nell’appartamento dove si sarebbe verificata l’esplosione.
Lo scoppio si è verificato intorno alle 8 in Via Tappia, al civico numero 5. Sul posto anche le squadre Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco, specializzate in attività di soccorso tra le macerie in seguito a crolli dovuti a eventi sismici, esplosioni, dissesti statici e idrogeologici.
I Vigili del Fuoco stanno impiegando alcune sonde munite di telecamere per proseguire nella ricerche. I vigili intanto continuano a scavare a mano, anche per scongiurare rischi di ulteriori crolli.
Il sistema regionale di Protezione civile, Asl e 118 sono al lavoro a Saviano “sin dal primo allarme per il crollo della palazzina in via Tappia”. Secondo la Regione sono “oltre 60 i volontari della Protezione Civile della Regione Campania che stanno prendendo parte alle operazioni di soccorso e ricerca delle persone rimaste coinvolte, a supporto dei Vigili del fuoco”. Sul posto “si continua a scavare anche con l’ausilio delle unità cinofile e degli operatori di Sma Campania”.
Subito operativi anche il 118, l’Asl Napoli 3 e l’Asl Napoli 1: allertati immediatamente tutti gli ospedali Dea di secondo livello. A supporto dei familiari delle vittime, attivati anche gli psicologi dell’emergenza della Regione Campania.