Nel comune vesuviano di Saviano, in via Tappia 5, una palazzina di due piani è crollata alle 7.05 di domenica 22 settembre, in seguito a una probabile esplosione di gas. Sotto le macerie è finita un’intera famiglia: una bimba di 4 anni e il fratellino di 6 anni sono morti, mentre il papà e l’altro figlio di 2 anni sono stati estratti vivi. Corsa contro il tempo per salvare gli altri due dispersi, la madre e una donna anziana.
Sul posto vigili del fuoco, carabinieri, polizia, Protezione civile e volontari, che continuano a scavare tra le macerie con la speranza di salvare altre vite.
Stando a quanto è emerso finora, l’esplosione di gas sarebbe avvenuta nell’appartamento al secondo piano, dove risiede l’anziana, mentre madre, padre e i tre bambini abitavano al primo piano. Impegnate nella ricerca dei dispersi le unità cinofile e le squadre Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco, specializzate in attività di soccorso tra le macerie per crolli dovuti a eventi sismici, esplosioni, dissesti statici e idrogeologici. Il bimbo di 2 anni estratto vivo dalle macerie è stato portato all’ospedale Santobono di Napoli: ha riportato la frattura del femore e non è in gravi condizioni. Più gravi, invece, le condizioni del padre, che si trova presso la Terapia intensiva Grandi ustionati del Caldarelli.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato il Centro coordinamento soccorsi per seguire le operazioni e si è recato sul posto. “Non è il tempo di evocare eventuali responsabilità, ma è il tempo di stringerci attorno a questa famiglia. Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà alla comunità di Saviano”, ha detto, sottolineando la tempestività dei soccorsi, che stanno procedendo con rapidità. Il prefetto ha fatto anche un sopralluogo alla palazzina: “Ho visto una casa accartocciata”, ha riferito.