Via libera dell’Aula della Camera senza modifiche all’articolo 10 del ddl sicurezza che introduce nell’ordinamento un nuovo reato, il 634-bis, ‘l’occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altri’.
L’articolo prevede che “chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato”. L’emendamento prevede anche l’articolo 321-bis che, su indicazione del giudice, consente alle forze dell’ordine di intervenire in tempi rapidi per lo sgombero.
La pena prevista è il carcere da due a sette anni.
Un ok che giunge contestualmente alle disposizioni del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha firmato due ordinanze di sgombero immediato di due Vele di Scampia, la gialla e la rossa, per motivi di sicurezza. Lo scorso gennaio erano iniziati i lavori di demolizione ei due edifici nei quali vivono ancora decine di famiglie: il provvedimento interessa complessivamente 54 appartamenti, dei quali 23 ancora occupati nella Vela Gialla e 19 nella Vela Rossa; 12 risultano invece già sgomberati.
Delle Vele di Scampia, i sette grandi palazzi di edilizia popolare costruiti tra gli anni Sessanta e Settanta nella periferia nord di Napoli, solo tre sono ancora in piedi: oltre alla Rossa e alla Gialla c’è la Vela Celeste, che è l’unica che non verrà demolita ma restaurata nell’ambito di un progetto di riqualificazione della zona. La vela Celeste era stata evacuata dopo che lo scorso luglio tre persone erano morte nel crollo di un ballatoio: è stata poi resa inaccessibile per impedire nuove occupazioni.