Ha destato scalpore la notizia della morte di un 23enne leccese, causata dalle conseguenze di una grave infezione causata dal morso di un ragno violino. Giuseppe Russo, 23 anni, di Colepasso era stato punto lo scorso 13 luglio mentre faceva le pulizie in una casa di campagna, per conto della ditta per cui lavorava.
Inizialmente aveva pensato a una zanzara ma poi la ferita si è gonfiata e ha iniziato a lamentare forti dolori. La gamba, su cui si era formato un grosso ascesso, è andata in necrosi. L’infezione si è propagata e la morte è sopraggiunta per uno shock settico e un’insufficienza multiorgano.
Le punture di ragno violino inizialmente non presentano sintomi, sono indolori e l’area interessata non presenta alterazioni. Lo precisa l’Ospedale Niguarda di Milano. Nelle ore successive al morso però compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi. Oltre all’iniezione del veleno, il ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi (microrganismi che vivono in assenza di ossigeno), che proliferano e complicano il decorso della lesione. La loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti. Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.
In caso di puntura di ragno, il primo step richiede un abbondante lavaggio della ferita con acqua e sapone. È importante osservare se la ferita tende ad arrossarsi con una parte centrale più scura. Può essere utile catturare il ragno e conservarlo, anche se è stato ucciso: valutando il capo al microscopio si evidenzia la presenza di 6 occhi invece di 8, come è tipico per tutti gli altri ragni. Il Policlinico Gemelli di Roma ricorda che nei rari casi in cui si manifestano lesioni significative (necrosi) il trattamento è supportivo e sintomatico e farmacologico (antibiotici, cortisonici). In altri rari casi può essere necessaria la toilette chirurgica della lesione.