Un Ferragosto rovente, quello andato in scena sui profili social delle figure di spicco della camorra di Ponticelli. Dopo un’escalation di eventi che si sono avvicendati tra le strade del quartiere, da circa un mese, le ostilità si sono trasferite nel mondo virtuale, dove nelle ultime ore, in particolare, sembrano particolarmente attivi i giovani rampolli del clan De Micco, la cosca che attualmente detiene il controllo del territorio e che sembra essersi lasciata alle spalle i mesi segnati dalla tensione introdotta dalle scorribande e dalle azioni intimidatorie dei rivali che miravano a scardinarne la leadership.
Nei mesi scorsi, nel mirino dei De Micco erano finiti principalmente i fautori della faida: il gruppo emergente del rione De Gasperi, capeggiato dal ras Salvatore Montefusco con il supporto di suo figlio Carmine e di una paranza di giovani con scarsa o nulla esperienza in materia di criminalità organizzata. A dare man forte al gruppo del rione De Gasperi, gli altri clan entrati in rotta di collisione con i De Micco, attualmente ridotti all’osso dagli arresti e da omicidi eccellenti: i D’Amico del rione Conocal e i De Luca Bossa di Ponticelli. Alleanze sbandierate sui social network, mostrando foto delle figure apicali delle organizzazioni entrate in affari, accompagnate da emoticon e frasi ad effetto che annunciavano la presenza di “una sola bandiera” sul territorio”. Lo scorso inverno, l’alleanza tra i D’Amico e il gruppo capeggiato da Montefusco, è stata annunciata proprio pubblicando delle foto che ritraevano il figlio del ras insieme all’unico genero di Antonio D’Amico rimasto a rappresentare i cosiddetti “fraulella” e al cugino di Vincenzo Costanzo, il 26enne ucciso in un agguato durante i festeggiamenti per la vittoria del terzo scudetto del Napoli.
Un’alleanza suggellata e annunciata con un viaggio a Barcellona. Tantissimi i contenuti pubblicati sui social dai tre giovani alleati. Particolarmente degna di nota, la foto che ritrae i tre mentre indossano la tuta della squadra di calcio del Barcellona, come a voler simboleggiare l’appartenenza a “un’unica squadra”. Carmine Montefusco, il figlio del ras del rione De Gasperi al centro, affiancato dal genero del boss Antonio D’Amico e dal cugino di Vincenzo Costanzo.
Un viaggio evocativo per il cugino del ras ucciso che ha ripercorso le stesse tappe visitate da Costanzo, quando ha soggiornato nella stessa città spagnola. facendosi ritrarre nelle stesse posizioni delle foto di rito scattate dal ras assassinato il 5 maggio del 2023.
Malgrado la parentela con il giovane ras ucciso e l’intenzione di vendicarne la morte sbandierata sui social in maniera plateale, il cugino di Costanzo di recente è passato dalla parte dei De Micco, seguendo gli altri due generi del ras D’Amico, imparentati con alcune figure apicali del clan dei “Bodo”. Un tradimento duplice, perché quel giovane non ha rinnegato solo il clan D’Amico, ma anche la sua famiglia, in primis, quel cugino sul cui omicidio aleggia proprio l’ombra dei De Micco. Una foto pubblicata sui social di recente, lo ritrae insieme al figlio minore del boss Marco De Micco e a un altro giovane affiliato al clan che ricopre un ruolo di primo ordine. Un frame che può definirsi l’annuncio ufficiale di quel cambio di casacca. A rimarcare il concetto, la frase che accompagna l’immagine “una cos”, con tanto di emoticon a forma di cuore e catena, quelle utilizzate per simboleggiare l’affiliazione, un legame indissolubile. Un membro della famiglia D’Amico viene quindi accolto a braccia aperte dai rivali dei De micco che sbandierano quella clamorosa alleanza sui social network.
In questa fase, almeno nel mondo virtuale, i De Micco sembrano infatti principalmente concentrati sui D’Amico che potrebbero diventare il bersaglio prediletto dal clan anche nel mondo reale, in virtù dell‘arresto recente di Montefusco padre e figlio che ha notevolmente debilitato il gruppo del rione De Gasperi, mentre, di contro, i “fraulella” sembrano destinati ad andare incontro al fenomeno inverso, in vista delle prossime scarcerazioni. La più imminente, quella di Giuseppe Riccardi, compagno di Carla D’Amico che a breve sarà seguita da quella di Salvatore Ercolani, marito della donna-boss Annunziata D’Amico, uccisa proprio dai De Micco nel 2015.
Come detto, per il momento, anche i “fraulella” affidano ai social il compito di caricare le aspettative in vista delle imminenti scarcerazioni, facendo principalmente leva sulla figura del nuovo leader del clan: “Genny fraulella”, primogenito di Annunziata D’Amico, seppure la sua scarcerazione non sia imminente. Una consacrazione che i D’Amico hanno annunciato anche pubblicando un videomessaggio del neomelodico Luca Formisani, rilanciato lo scorso 13 agosto da Napolitan.it.
Non si è fatta attendere la replica dei De Micco che hanno pubblicato sull’account ufficiale del clan su TikTok un videomessaggio dello stesso cantante che appare, a tutti gli effetti, una replica del contenuto divulgato dai D’Amico e rilanciato nei giorni scorsi dal nostro giornale.
L’intenzione di colpire i rivali è stata rilanciata dal clan egemone a Ponticelli in maniera ancora più esplicita mediante la pubblicazione di un altro contenuto, avvalendosi dello stesso mezzo di comunicazione di massa.
“Dormite bene la notte che avete i giorni contati infami”: questa la frase che accompagna la scena di un film che riproduce un agguato. Un uomo a bordo di una moto che affianca un’auto per sparare al conducente. Una sequenza di morte andata in scena tra le strade di Ponticelli in molteplici circostanze e che sembra essere destinata a trovare riscontro nella realtà, per l’ennesima volta, non appena i clan operanti sul territorio decideranno che è giunto il momento di abbandonare il mondo virtuale, per tornare a farsi la guerra in quello reale.