La rivoluzione fortemente voluta dal patron Aurelio De Laurentiis inizia con la scelta dell’allenatore e l’annuncio di Antonio Conte in panchina fino al 2027. Il bisogno di un forte rinnovamento tra i partenopei si è reso evidente nell’annata appena conclusa: la formazione era rimasta pressoché identica a quella che ha conquistato lo scudetto, eppure i campani sono arrivati addirittura decimi in classifica. Oltre ad un campionato disastroso, i partenopei devono anche sopperire all’assenza delle coppe europee. Se da un lato può agevolare la preparazione atletica e migliorare la concentrazione verso la Serie A, dall’altro significa ridurre notevolmente le entrate economiche.
Passando in rassegna i pronostici disponibili, le valutazioni fatte dagli esperti del settore ed i siti che si occupano del tema come il Giocatore Online, è possibile trovare aspettative elevate nei confronti del tecnico campano e della stagione 2024/2025, anche se va detto che fare peggio del decimo posto appena conquistato sarebbe difficile. L’obiettivo minimo dichiarato è quello di rientrare nelle posizioni utili per la Champions League, vale a dire le prime cinque. Il tecnico, tuttavia, si smarca dalle pressioni, evidenziando come la situazione del Napoli possa essere quella dell’anno zero. I toni duri della conferenza della prima di campionato (contro l’Hellas Verona) lasciano trasparire tutta la delusione del tecnico salentino circa un mercato lontano dalle aspettative iniziali.
Gli innesti di rilievo che ci sono stati fino a questo momento riguardano il reparto arretrato, che lo scorso campionato aveva dimostrato tante, troppe, sbavature. Un reparto che sarà rivoluzionato a partire dalla formazione, con Conte che abbraccia la linea a tre. Lo scorso anno fu la partenza di Kim, volato al Bayern Monaco, a far perdere solidità al reparto difensivo e ora si cerca di porre rimedio. Il primo colpo di mercato è perciò stato Buongiorno, fortemente voluto da mister Conte. Il patron De Laurentiis ha accettato l’esborso di 35 milioni di euro al Torino per assicurarsi le prestazioni del centrale. Per lo stesso ruolo è arrivato anche Marin, preso per 12 milioni dal Real Madrid. A titolo gratuito è invece sbarcato a Napoli Spinazzola, terzino sinistro ex Roma e Juventus, abile in difesa ma con la propensione all’attacco. L’unico suo vero limite, probabilmente, è stata la poca tenuta fisica, che ha spesso ridotto notevolmente il suo minutaggio.
A deludere il neo allenatore dei partenopei è però la situazione di stallo per quanto riguarda centrocampo e attacco. Mister Conte si è speso in prima persona per convincere Kvaratskhelia a rimanere alle pendici del Vesuvio, ribadendo la centralità del georgiano nello scacchiere azzurro. Lo stesso però non vale per Osimhen: l’attaccante nigeriano, pur avendo rinnovato solo la scorsa stagione, ha di fatto la valigia in mano. Il problema è però dato dalla carenza di offerte: al momento appare difficile che i partenopei possano incassare i 100 milioni e più richiesti da De Laurentiis, ma la partenza dell’attaccante è necessaria per far sì che arrivi a Napoli Lukaku, vero pallino del tecnico. L’attaccante belga è reduce da una stagione con la maglia della Roma ma solo in prestito, per questo è tornato al Chelsea. La permanenza a Londra è però esclusa e la punta tornerebbe volentieri sotto la guida di Conte.