Sempre più aziende stanno apprendendo il concetto che un dipendente felice è un dipendente produttivo. Diversi studi hanno evidenziato che i collaboratori che si considerano felici sul posto di lavoro sono più produttivi fino al 13% rispetto a quelli che invece non si sentono così. Un buon livello della soddisfazione generale equivale invece ad un aumento delle vendite del 37% e della produttività aziendale del 31%.
E ancora, durante il periodo del Covid, le aziende che hanno messo davanti a tutti la salute dei propri collaboratori hanno mantenuto una produttività piuttosto alta e hanno retto discretamente l’urto d’onda del periodo post-pandemia. Adottare politiche di welfare aziendale che prestano attenzione al livello di soddisfazione dei dipendenti ha effetti benefici non solo sulle persone e sulle aziende, ma addirittura sull’intero paese.
E in Italia a che punto siamo? Da un lato va sottolineato che sempre più imprese hanno ormai compreso quanto sia importante il benessere dei loro collaboratori; d’altro lato però sono ancora tante le persone che non sono soddisfatte del loro lavoro, che invece è spesso causa di stress.
Secondo una ricerca solo il 60% delle persone è soddisfatto del suo lavoro, molti under 35 si sentono eccessivamente stressati dal lavoro e più della metà degli over 35 sono preoccupati dalla stabilità economica. Ma quindi come fare per rendere i propri dipendenti soddisfatti a livello professionale e personale?
Il benessere lavorativo può essere inteso come benessere fisico e mentale, dove i dipendenti lavorano in un contesto stimolante e sereno e hanno tempo da dedicare a se stessi, alla propria famiglia e ai propri hobby. Come raggiungere questo equilibrio? Valorizzando i propri dipendenti con premi, buoni acquisto e benefit. Per avere qualche spunto in più invitiamo a leggere l’articolo di approfondimento che spiega cos’è il premio dipendenti e che fornisce consigli preziosi per rendere felici e soddisfatti i propri collaboratori.
Bisogna poi adottare comportamenti rispettosi verso i propri collaboratori, tenendo in considerazione le loro esigenze al di fuori del lavoro. Organizzare una riunione in pausa pranzo o fuori dall’orario lavorativo non farà certo piacere ai dipendenti. Sarebbe invece preferibile adottare soluzioni di lavoro più flessibili, come lo smart working, e fornire servizi preziosi come gli asili nido all’interno delle aziende stesse.
Va poi considerato lo spazio fisico dove si lavora, che ha una notevole importanza nel perseguimento del benessere dei dipendenti. Ad esempio sarebbe un’ottima idea sfruttare al massimo la luce naturale per illuminare gli ambienti, una soluzione green che consente anche di risparmiare sull’energia e ridurre l’impatto ambientale.
Gli ambienti lavorativi dovrebbero poi essere decorati con quadri e circondati con piante e tanto verde e zone di relax, che rendono i dipendenti molto più motivati e coinvolti.