Una strategia palesata compiendo un clamoroso passo falso, quella che porta la firma della moglie di “Genny fraulella”, primo dei sei figli concepiti dalla donna-boss Annunziata d’Amico, assassinata in veste di reggente del clan di famiglia, ai piedi della sua abitazione nel rione Conocal, fortino del clan di famiglia, proprio mentre era di ritorno dal carcere di Santa Maria Capua Vetere dove era recluso il suo primogenito. Proprio suo figlio Gennaro, negli ultimi mesi, è finito sotto la lente d’ingrandimento per la palese leadership acquisita, malgrado sia ancora detenuto. Un fatto rimarcato non solo dai contenuti pubblicati sui social – soprattutto dagli altri figli di Annunziata D’Amico – ma anche dai tatuaggi scalfiti sulla pelle degli affiliati che hanno così manifestato fedeltà e abnegazione al nuovo leader del clan dei cosiddetti “fraulella”.
Un fatto che la moglie del ras ha provato a smentire, pur non riuscendo a trovare spiegazioni plausibili per motivare quello che sta accadendo tra le strade di Ponticelli, in particolare nel rione Conocal, fortino del clan D’Amico, per conto e in nome di suo marito:
“Salve direttore di Napolitan Sono la moglie di Genny D’Amico da voi più conosciuto come(Genny Fraulella)come viene Chiamato da lei ed etichettato da voi giornalisti ogni qualvolta che pubblicate le notizie.”
Inizia così la lunga beatificazione del rampollo di casa D’Amico ad opera della sua consorte, principalmente concentrata a smentire categoricamente l’intenzione di “scatenare l’apocalisse” quando verrà scarcerato per vendicare l’omicidio della madre. Un intento annunciato e sbandierato tra le strade del Conocal e meticolosamente ricostruito alla direttrice di Napolitan.it da una fonte autorevole.
Una difesa che fa acqua da tutte le parti quella della moglie del nuovo leader dei D’Amico che si appella al principio “non è detto che chi ha sbagliato una volta non deve sbagliare più” e che fa leva su un atto di magnanimità tirando in ballo gli immancabili minori, perennemente sui social e fortemente turbati e traumatizzati dai contenuti degli articoli di cronaca che a quanto pare continuano a leggere costantemente, senza alcuna forma di supervisione da parte degli adulti.
“Tengo a chiarire che mio marito la già spiegato già nelle sedi opportune i Fraulella non è il nome del clan ma è un soprannome che ci è stato tramandato dai i suoi nonni e i suoi zii ben oltre 60 anni fa’ se non qualcosa in più quando la camorra a Napoli nemmeno esisteva.”
Eppure, attualmente come già accadeva agli albori della nascita del clan, gli affiliati seguitano a tatuarsi proprio quel nomignolo per conferire una dimostrazione tangibile ed eterna di fedeltà. Il timore che quel soprannome possa renderlo inequivocabilmente riconoscibile trova conferma anche nell’escamotage adottato in seguito alla pubblicazione degli articoli in cui la giornalista Luciana Esposito ha ricostruito i piani del gruppo ostile ai De Micco e che collocano il primogenito di Annunziata D’Amico al centro della scena. Il nuovo leader dei D’Amico non è più “Genny Fraulella”: gli affiliati del gruppo del rione De Gasperi si rivolgono al lui apostrofandolo “o parente”, mentre i familiari lo chiamano “o’ cugino”.
Tra le tante cose, la moglie del ras ci ha invitato a non tenere conto dei contenuti pubblicati sui social dagli altri uomini di casa D’Amico, in particolare dagli altri fratelli di suo marito definendoli “incapaci di intendere e volere”.
Eppure, in questo video pubblicato su TikTok è taggato proprio il profilo che condivide con suo marito, insieme a tutto il resto.