Una storia commovente, diventata subito virale quella della studentessa di un istituto superiore di Milano che ha appena sostenuto l’esame di maturità e potrà pagarsi gli studi universitari grazie ad alcuni docenti.
La studentessa, all’orale, ha spiegato la sua situazione ai docenti: “Sono stata molto schietta: ho spiegato che il mio sogno sarebbe stato iscrivermi alla Iulm per frequentare il corso di laurea in Moda e industrie creative, o, in alternativa, il corso di Comunicazione, media e pubblicità, ambito, quest’ultimo in cui vorrei lavorare”, racconta la neo diplomata.
“Ho però aggiunto anche, con grande sincerità, che per me questa non è una strada praticabile, al momento. In casa siamo in cinque e lavora solo mio papà. Non possiamo affrontare la retta della Iulm. Anche mio fratello maggiore dopo il diploma in informatica e telecomunicazioni, non ha potuto proseguire e non ha ancora trovato un impiego, se non lavoretti con una paga minima. Ho detto quindi che mi sarei presa un anno sabbatico per provare a cercare un lavoro”.
Poi, il colpo di scena: il presidente di commissione ha preso la parola e le ha chiesto se se la sentisse di sostenere un colloquio in un’azienda che cercava personale, per lavorare part time e intanto studiare. Un paio di giorni dopo, la giovane sostiene il colloquio e viene assunta: comincerà il 2 settembre.
“Il racconto della studentessa mi ha molto colpito riportandomi indietro nel tempo e ai sacrifici che ho fatto io stesso per mantenermi agli studi. Ho pensato di aiutarla chiamando aziende che conosco per capire se vi fosse la possibilità di un lavoro part time da offrirle permettendole al contempo di studiare – racconta il preside -. Oggigiorno spesso gli studenti non comprendono il valore dello studio, di quell’apprendimento che non si esaurisce con il titolo di studio ma è per tutta la vita (life long learning). L’educazione e la semplicità dimostrate da lei sono qualità che fanno e hanno sempre fatto la differenza”.
La notizia dell’assunzione ha emozionato molto la studentessa. “Non me l’aspettavo, sono felice che abbiano colto il mio valore. Mi hanno detto che mi occuperò di fatture e dell’amministrazione dei condomini. Prenderò un anno sabbatico e metterò da parte gli stipendi, ma nel frattempo comincerò a sostenere i test per la Iulm. E se lo stipendio non basterà cercherò di avere una borsa di studio. L’importante è non pesare sulla mia famiglia”. La mamma Sandra si è commossa, il papà “non è uno di tante parole e quindi ha parlato con un grande abbraccio. Il mio primo obiettivo e il più importante era renderli orgogliosi di me, per ringraziarli anche di avermi dato la vita. Anche loro da giovani non hanno avuto grandi opportunità. E poi c’è anche mio fratello minore che deve ancora terminare gli studi”.