Un lunedì sera segnato dai festeggiamenti nei rioni in balia della camorra di Ponticelli, quello andato in scena lo scorso 8 luglio per effetto della scarcerazione di diverse figure di spicco della malavita locale.
La festa in pompa magna andata in scena nel Lotto O, fortino del clan De Luca Bossa, per accogliere Martina Minichini e Christian Marfella si è svolta contemporaneamente a quella celebrata nel rione De Gasperi per festeggiare il ritorno di Pasquale Damiano, primogenito della “pazzignana” Antonella De Stefano, arrestato proprio insieme alla madre e al padre Michele nell’ambito di un blitz che ha sgominato il cartello costituito dai vecchi clan dell’ala orientale di Napoli che riuscì a conquistare il controllo degli affari illeciti a Ponticelli tra il 2018 e il 2020.
Primo di tre figli, Pasquale Damiano era finito nel mirino della magistratura per effetto delle dichiarazioni rese da Tommaso Schisa, figlio della “pazzignana” Luisa De Stefano, figura di primo ordine del clan di famiglia, supportata dalle sorelle che si sono principalmente occupate della gestione delle piazze di droga e dei proventi degli affari illeciti. Le accuse a carico del rampollo però sono venute meno e Damiano è tornato nel rione celebrato come un vero ras. Ad accoglierlo i due fratelli, un minorenne e un maggiorenne che di recente è apparso in diversi video pubblicati sui social per rilanciare l’alleanza con il ras del vicino isolato 17, ma soprattutto suo zio Giovanni De Stefano, scarcerato dopo un lungo periodo trascorso in carcere mentre lui era detenuto.
Una scarcerazione inattesa ed eclatante, celebrata con fuochi d’artificio e una carrellata di cantanti neomelodici, almeno tre, che si sono esibiti nel corso della serata, a ridosso della roccaforte del clan ubicata negli isolati che vanno dal 10 al 15 nel rione De Gasperi. Tra i neomelodici convocati per celebrare il ritorno del ras, spicca la performance di Luca Formisani, l’emulatore del boss Raffaele Cutolo finito sotto i riflettori già in diverse occasioni per le sue performance discutibili.
Poco prima di esibirsi nel fortino dei “pazzignani”, Formisani ha pubblicato un video sul suo profilo di TikTok dove annunciava la nascita di una nuova era camorristica, mimando un frame estrapolato da “Gomorra-La serie”: “Stanotte nasce un regno nuovo che appartiene solo a noi, la rinascita nostra inizia qui”. Inequivocabile il messaggio lanciato dal neomelodico per conto e in nome dei “pazzignani” che poi si è esibito indicando più volte il balcone dal quale Pasquale Damiano, parenti e sodali si godevano lo spettacolo.
Una “scena di Gomorra” realmente vissuta in uno dei rioni del quartiere Ponticelli in cui cresce di ora in ora la tensione criminale.
Particolarmente inquietante il fatto che all’indomani dei vistosi festeggiamenti andati in scena nei fortini dei rivali per rilanciare le quotazioni della fazione che mira a osteggiare l’egemone clan De Micco, sia stato assassinato il fratello del ras Salvatore Montefusco, alleato dei “pazzignani” e ras del gruppo emergente dell’isolato 17 del rione De Gasperi.
Le figure di spicco del cartello entrato in contrasto con i De Micco hanno trascorso sera successiva ai festeggiamenti rintanati nel silenzio tombale del rione De Gasperi sul ballatoio dell’isolato 17, fortino di Montefusco che ha accolto “i pazzignani” e i sodali più fedeli e fidati con i quali ha trascorso gran parte della notte a discutere, probabilmente per pianificare la politica da adottare in virtù di quell’evento imprevedibile che rende inequivocabili le intenzioni dei rivali.