Una nuova droga sintetica ha scatenato l’allarme per la salute dei giovani, in particolare. Si tratta della cocaina rosa, un pericoloso mix di numerose sostanze sintetiche come «polveri e compresse di Mdma e ketamina». È quanto emerge dai dati diffusi nell’ultimo rapporto europeo sulle droghe (2024). La polvere rosata si è diffusa a macchia d’olio nel mondo e già da un paio di anni ha invaso il mercato europeo.
Questa droga di ultima generazione è una miscela di diverse sostanze sintetiche come “polveri e compresse di Mdma e anche ketamina”, potente analgesico-dissociativo, “aumentando il rischio di consumo involontario”.
A preoccupare gli esperti dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenza (Emcdda) è in particolare la possibile presenza di ketamina nelle miscele vendute con questo nome in Europa o di altri ingredienti di cui i consumatori sono ignari. La cocaina rosa, da un paio d’anni arrivata anche nel vecchio continente, “ha una storia più lunga in America Latina, dove contiene la sostanza 2CB, che si riflette nel suo altro nome ‘tucibi'”. La 2C-B è una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia delle feniletilammine 2C, con effetti prevalentemente psichedelici. “In Europa, tuttavia, in questo prodotto dai colori vivaci e caratteristici sono state rinvenute diverse sostanze sintetiche, tra cui ketamina e Mdma – evidenzia il report – Per molti aspetti, la cocaina rosa è un esempio del marketing più sofisticato sulle sostanze sintetiche rivolto ai consumatori, che probabilmente hanno ben poca comprensione di quali sostanze chimiche stanno effettivamente assumendo”.
“La tendenza è: sempre più potente e possibilmente a basso costo”. Ed “è pericoloso, perché chiaramente sono prodotti che non solo sono potenti, ma spesso nemmeno sono stati sperimentati sull’uomo, quindi poi gli effetti reali che fanno queste somme di sostanze a breve e a lungo termine non li sappiamo. Sappiamo solo che c’è parecchia gente che esce fuori di testa con questi prodotti mix e che a volte ottiene l’effetto opposto di quello che vorrebbe. E’ comunque una grande illusione”. E’ l’analisi di Riccardo Gatti, medico specialista in psichiatria e psicoterapeuta, da anni al lavoro sul tema delle sostanze psicoattive, delle dipendenze e delle dinamiche che portano al consumo.
La cocaina rosa, amichevolmente chiamata la ‘tusi’, ma non solo. I nomignoli sono tanti e potenzialmente anche dannosi. “Sulla cocaina rosa ho sentito dei prezzi che sembrano anche inverosimili. Però aumentano il valore del prodotto – ragiona Gatti – E’ la droga dei ricchi, dell’amore, di non si sa che cosa. E va tenuto conto che l’effetto delle sostanze è legato senz’altro al cosa hanno dentro, a come agiscono sui recettori cerebrali, e così via, però è anche legato alle aspettative di chi la prende. E le aspettative del consumatore tutto sommato aumentano, nel momento in cui trova a un prezzo conveniente il prodotto che viene detto la ‘droga dei ricchi'”.
Potente e a basso costo: in questo senso si spiegano i mix che vengono messi in commercio già preparati. Fino a un po’ di anni fa poteva essere il singolo consumatore che decideva di mischiare le sostanze. Adesso viene dato già un prodotto mix, che è diverso dalla singola componente, è la somma delle parti, sempre con quel criterio di dare qualcosa di molto potente. Poi il costo, considerando che si tratta di prodotti di laboratorio, può essere assolutamente variabile a seconda del mercato. I prezzi della cocaina rosa vengono descritti come molto alti.
All’interno di questi mix, troviamo non solo quelle che definiamo, per una serie di divisioni che abbiamo messo noi, droghe illecite, ma anche una serie di farmaci leciti che vengono usati come droghe e che rappresentano un ulteriore pericolo.