All’alba di mercoledì 12 giugno, i Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 11 soggetti gravemente indiziati – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso e di trasferimento fraudolento di valori, commessi con la finalità di agevolare il clan Contini, perno portante dell’Alleanza di Secondigliano”, operante nei quartieri di San Giovanniello, di Borgo San Antonio Abate, di Ferrovia, Vasto-Arenaccia, Stadera-Poggioreale e Rione Amicizia.
Il provvedimento scaturisce a seguito di una vasta attività di indagine avviata nel dicembre 2021 che ha consentito di ricostruire l’attuale struttura verticistica del clan Contini che si occupava della gestione delle scelte strategiche ed economiche dell’organizzazioni e dei rapporti con le altre consorterie criminali.
Dalle indagini è emersa anche l’intestazione fittizia di due società di noleggio auto a soggetti prestanome, reclutati e remunerati, al fine così di sottrarsi ad eventuali provvedimenti di sequestro, oltre ai rapporti di condizionamento del clan nella gestione funzionale di una struttura ospedaliera della città ricadente nell’area di influenza dell’organizzazione criminale. Si tratta dell’ospedale San Giovanni Bosco, già frutto di un’indagine della Procura di Napoli nel 2019.
Otto indagati destinati alla custodia cautelare in carcere, dei quali uno risulta già detenuto per altra causa, e tre agli arresti domiciliari; verrà eseguito il sequestro delle quote e del compendio aziendale di due società di noleggio auto, quale misura cautelare reale.
Nell’ordinanza viene anche evidenziato che la famiglia Contini, nel corso degli anni, è diventata una vera è propria impresa criminale investendo capitali impossessandosi di attività economiche a Napoli e in provincia, con estensioni anche all’esterno della Campania.