Giornata di festa nel rione Fiat di Ponticelli, fortino dei De Martino, per celebrare la scarcerazione di una figura di spicco del clan.
Tornato in libertà, seppure da sorvegliato speciale, Ciro Uccella, classe 1998, cognato di Francesco Clienti detto Tatà, figura di primo ordine del cartello camorristico che nel 2021 entrò in contrapposizione con i Casella-De Luca Bossa-Minichini, tant’è vero che gli furono indirizzate diverse bombe. Uccella fu arrestato a maggio del 2021, proprio in quel periodo storico particolarmente concitato della faida in corso per il controllo del territorio e che fece registrare l’esplosione di diversi ordigni.
Ciro Uccella è anche il fratello della compagna di Carlo Esposito, l’affiliato ucciso da Antonio Pipolo a luglio del 2022 proprio mentre era intento ad effettuare del lavoretti nel basso in cui si sarebbe trasferito a convivere con la compagna, beneficiando del supporto di Antimo Imperatore, il 52enne factotum del rione che fu assassinato insieme ad Esposito, eppure estraneo alle dinamiche malavitose. Poche ore dopo l’agguato, Pipolo si è consegnato spontaneamente alla magistratura e ha avviato il percorso di collaborazione con la giustizia.
Quasi irriconoscibile e visibilmente dimagrito, Uccella torna a Ponticelli dopo tre anni di reclusione, accolto da una dozzina di batterie di fuochi d’artificio e dall’abbraccio di amici e parenti.


Un ritorno che matura in un momento storico delicato per i De Martino, relegati nel loro fortino in virtù delle acredini subentrate con i De Micco che dal loro canto continuano a sforzarsi di preservare un equilibrio tenendo conto dei reati di sangue compiuti da Antonio “XX” De Martino e che hanno favorito l’egemonia dei “Bodo”.
Solo il tempo rivelerà se e come la scarcerazione odierna sarà destinata a incidere sugli equilibri criminali del quartiere.