Nei rioni in balia della camorra di Ponticelli è custodito un dettaglio importante che rischia di inchiodare alle sue responsabilità uno dei tre autori dell‘incidente stradale avvenuto in viale delle Metamorfosi lo scorso 29 marzo e che ha ridotto in fin di vita un 23enne, affiliato al gruppo radicato nell’isolato 17 del rione De Gasperi e ha ferito in maniera meno grave un 31enne, già tornato a dar man forte al clan d’appartenenza.
Un agguato pianificato per ridimensionare i piani del gruppo emergente, capeggiato dal ras del rione De Gasperi e che da diverso tempo aveva iniziato a sfidare i De Micco. La sera precedente, il ras si sarebbe recato dal gestore della piazza di droga radicata da decenni al piano terra dell’isolato tre dell’ex roccaforte dei Sarno e che da qualche tempo starebbe anche provvedendo a rifornire di crack e cocaina le altre piazze di Ponticelli, per espressa volontà del clan De Micco. Gli avrebbe imposto di rompere gli accordi con questi ultimi per iniziare a riconoscere il suo status di leader della camorra di Ponticelli, versando a lui la tangente sui proventi dell’attività di spaccio di stupefacenti. Tra i due sarebbe intercorsa una violenta lite, al termine della quale, il ras dell’isolato tre avrebbe cacciato in malo modo l’aspirante boss che si sarebbe così macchiato dell’ennesima mancanza di rispetto nei riguardi del clan attualmente egemone che avrebbe sancito il punto di non ritorno. I De Micco avrebbero così deciso di colpire i rivali, mettendo a segno un agguato.
Per questo motivo, a bordo di quella Nissan Qashqai bianca rubata il giorno precedente a San Giorgio a Cremano, c’erano tre soggetti incappucciati: era il commando che attendeva il bersaglio da stanare. Quando hanno intercettato Tulipano e Arienzo, due affiliati al “gruppo dell’isolato 17” che si allontanavano dal rione a bordo di uno scooter, li hanno seguiti e gli avrebbero sparato almeno due colpi di pistola, senza riuscire a colpirli. I due, finiti nel mirino dei sicari, hanno così tentato la fuga facendo inversione di marcia, percorrendo la strada controsenso, ciononostante il Qashqai li ha seguiti fino a provocare il violento schianto nel quale ha avuto la peggio Arienzo, tuttora ricoverato in ospedale in condizioni critiche, ma Tulipano non sarebbe l’unico soggetto coinvolto nell’incidente che ha riportato delle ferite.
I tre sicari incappucciati si sono poi allontanati dal luogo dell’incidente, rubando un veicolo a un automobilista per allontanarsi più velocemente e avrebbero esploso altri colpi d’arma da fuoco. Un affiliato al clan De Micco sarebbe rimasto gravemente ferito a una gamba nell’ambito del rocambolesco mancato agguato sfociato in incidente stradale. Una frattura o comunque una grave e vistosa contusione che lo ha invalidato per diversi giorni e che non è passata inosservata, proprio perché esibita contestualmente a quell’episodio eclatante.