E’stato dimesso dall’ospedale Niguarda Christian Di Martino, l’agente della Polizia di Stato aggredito nella notte tra l’8 e il 9 maggio alla stazione di Lambrate di Milano da un uomo che stava lanciando pietre contro un treno.
Nel tentativo di provare a fermarlo, il viceispettore Di Martino era stato accoltellato tre volte al torace e all’addome.
Ricoverato in condizioni gravissime in terapia intensiva, è stato operato e sottoposto a numerose trasfusioni prima di essere considerato fuori pericolo e infine dimesso dopo 20 giorni di degenza.
Nato a Ischia, 35 anni, Di Martino ha ricevuto in ospedale la visita di numerosi rappresentanti delle istituzioni, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al presidente del Senato Ignazio La Russa, oltre a quella del calciatore dell’Inter Federico Dimarco, sposato con la sorella della fidanzata dell’agente.
Il viceispettore, 35 anni, è stato colpito da tre coltellate da Hasan Hamis, un 37enne pregiudicato marocchino, nei pressi della stazione. Ricoverato d’urgenza al Niguarda, è stato sottoposto a una operazione di sette ore durante la quale ha avuto cinque arresti cardiaci.
Intorno alla mezzanotte tra mercoledì 8 e giovedì 9 maggio, la Polizia Ferroviaria aveva chiesto in aiuto l’intervento delle volanti della Questura di Milano per la presenza di un uomo molesto e in forte stato di agitazione che, mentre si trovava presso i binari nella stazione ferroviaria di Lambrate, stava lanciando pietre contro i treni. Sono arrivante velocemente sul posto due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e l’uomo, in evidente stato psichico alterato e che ha opposto resistenza, è stato stordito dal taser ma la scarica non è stata efficace per via del giubbotto che indossava. Da lì è nata una colluttazione nel corso della quale lo straniero, che ha diversi alias in banca dati e precedenti per reati contro le persone e il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, ha colpito con un coltello il poliziotto.
Dagli accertamenti della Questura di Milano è emerso che l’aggressore di Di Martino, Hasan Hamism, è presente nella banca dati con numerosi alias. Ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona e fu condannato per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e di Ariano Irpino (Avellino). Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia da irregolare. A suo carico, il prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, poiché non c’era disponibilità di posti nel Cpr, era stata data esecuzione mediante Ordine del questore di Avellino di lasciare l’Italia entro sette giorni. Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione al Consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva avuto riscontri dall’Autorità diplomatica marocchina. Il 5 maggio scorso, infine, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna.