Una sagoma tracciata in nero su un lenzuolo, caschi gialli insanguinati ed i nomi delle ultime vittime sul lavoro in Campania.
Gli operaio di Napoli protestano dopo l’incidente nel cantiere metro della galleria che collega Capodichino a Poggioreale dove l’operaio 61enne Antonio Russo è morto e altri due suoi colleghi sono rimasti feriti. Un lenzuolo bianco con una sagoma umana tracciata in nero. E, poi caschi gialli insanguinati e i nomi delle ultime vittime sul lavoro in Campania. Sono i simboli scelti dai lavoratori edili per il presidio in segno di protesta davanti alla Prefettura di Napoli per ricordare le morti sul lavoro a causa gli incidenti nei cantieri.
Questi i simboli della protesta esposti durante il presidio dei lavoratori edili impegnati nei cantieri di tutte le linee della Metropolitana di Napoli – Linea 1, 6 e 7 – e Alifana.
La manifestazione questa mattina davanti alla Prefettura in concomitanza con lo sciopero di otto ore proclamato per oggi dalle organizzazioni sindacali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Napoli sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, dopo il tragico incidente di due giorni fa avvenuto nel cantiere della Metropolitana a Capodichino.
Per il prossimo mercoledì 29 maggio è stato convocato in Prefettura il vertice richiesto dal sindacato, al quale sono stati chiamati a partecipare il Comune di Napoli, la Regione Campania e gli organi preposti alla vigilanza.