Il Napoli non è stato in grado di difendere lo scudetto vinto meritatamente un anno fa e ora i dubbi sul futuro del club diventano molteplici. Già, perché buona parte dell’ossatura della squadra che ha portato alla conquista del tricolore sta per dissaldarsi e di conseguenza bisognerà trovare nuove fondamenta tali da permettere di indicare il prossimo Napoli come una big a tutti gli effetti. Il rendimento della stagione in corso ha lasciato ampiamente a desiderare. Bissare la vittoria del campionato non era certo scontato, ma in pochi avrebbero immaginato che i partenopei avrebbero rischiato addirittura di rimanere fuori dalle coppe europee per la prima volta dopo oltre 10 anni. Sin dall’inizio della stagione 2023/2024 tifosi e addetti ai lavori avevano individuato nel nuovo tecnico Rudi Garcia il capro espiatorio dei primi insuccessi, ma in seguito il problema si è rivelato essere molto più profondo.
L’allenatore francese, che aveva già avuto un’esperienza in Serie A con la Roma, era stato scelto per dare un minimo di continuità tattica al lavoro di Luciano Spalletti, il cui modulo preferito era il 4-3-3. Garcia fu ufficializzato come tecnico del Napoli a giugno 2023 e nonostante lo scetticismo di una parte della stampa pareva godere dell’appoggio incondizionato della società. Di fatto, però, l’idillio con i calciatori azzurri non è mai nato e in più di un’occasione alcuni di loro hanno platealmente manifestato il loro disappunto nei confronti di alcune scelte del mister. Dopo una manciata di giornate di campionato, Garcia era stato praticamente già esautorato e già ad ottobre si iniziava a parlare di un suo possibile esonero. La dirigenza gli ha voluto concedere qualche altra chance, ma aver perso in casa contro l’abbordabile Empoli alla vigilia della sosta di novembre è stata l’occasione più congrua per sollevarlo dall’incarico.
Anche il suo successore Walter Mazzarri, comunque, ha deluso fortemente le aspettative. Subito dopo l’insediamento il tecnico toscano aveva portato gli azzurri alla vittoria su un campo difficile come quello dell’Atalanta, ma in seguito sono stati registrati soltanto risultati altalenanti, che hanno allontanato sempre più il Napoli dalla zona Champions. Ciliegina sulla torta, la sconfitta nei minuti di recupero nella finale di Supercoppa Italiana. Guardando alla sola Serie A, nel corso di 12 partite Garcia aveva rimediato 6 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte, per una media punti pari a 1,75: abbastanza per rimanere agganciati al quarto posto in classifica. Nello stesso numero di gare Mazzarri ha totalizzato 4 successi, 3 pareggi e 5 ko, per una media punti di 1,25, scendendo all’ottavo posto.
Sia Garcia sia Mazzarri non allenavano in un campionato importante già da qualche anno, ma qualche colpa va individuata anche all’interno della dirigenza. Il nuovo direttore sportivo Mauro Meluso è stato nominato un mese dopo l’ufficialità del tecnico francese e le mosse sul mercato sono apparse a volte confuse e poco chiare. Kim Min-jae era destinato alla cessione a causa della clausola rescissoria, ma sin da subito Natan non è apparso all’altezza come suo sostituto. Il difensore brasiliano ha avuto più di qualche difficoltà ad ambientarsi e in diverse occasioni ha sfoggiato prestazioni che hanno fatto storcere il naso a tutti gli addetti ai lavori. Nessuno dei giocatori presi da Meluso, nemmeno di quelli arrivati a gennaio è riuscito a scavalcare le gerarchie e a imporsi sul campo. Natan era favorito dall’assenza di Kim, ma alla fine anche lui si è dovuto accomodare mestamente in panchina.
Ultimo ma non ultimo, Aurelio De Laurentiis: anche il suo è uno dei nomi più presi di mira dai tifosi negli ultimi mesi. Lo stesso presidente ha riconosciuto di avere avuto qualche colpa nel non aver preso sempre le decisioni più azzeccate, come nel caso di Garcia. La rottura con Spalletti era avvenuta in maniera rocambolesca e quando quest’ultimo è diventato ct della Nazionale i media hanno parlato più della causa che De Laurentiis avrebbe dovuto intentargli piuttosto che dello sviluppo del nuovo Napoli. Con tutta probabilità, comunque, i partenopei non sarebbero riusciti a rivincere lo scudetto. Per quasi tutta l’annata sportiva i vari pronostici sul calcio sorridevano all’Inter e non a caso i nerazzurri sono stati in grado di assicurarsi il tricolore con 5 giornate di anticipo. Il vero danno per il Napoli risiede nel mancato accesso alla prossima Champions League, che sembra ormai quasi sicuro. Nemmeno la qualificazione attraverso il quinto posto potrebbe venire in soccorso degli azzurri, che devono già pensare ad una seria rifondazione.