Cari lettori,
ho sentito il bisogno di rivolgermi a voi in prima persona, all’indomani dell’ennesimo, vile atto intimidatorio indirizzato alla sottoscritta dal clan De Micco-Mazzarella che poche ore fa ha divulgato un video su TikTok in cui annuncia l’intenzione di “premiare il mio lavoro”, evidentemente infastiditi dalle ultime notizie pubblicate di recente e che concorrono a far luce sulla faida di camorra in corso a Ponticelli e non solo.
Sento il bisogno di ringraziarvi, in primis, per l’affetto e il supporto che non mi avete mai fatto mancare, perché consapevoli di quanto sia importante fare fronte comune per centrare l’obiettivo che il mio lavoro mira a perseguire: debellare la camorra dalle strade di Ponticelli. Un aspetto, quest’ultimo che evidentemente infastidisce la controparte, come sottolinea l’incipit del messaggio “cara amatissima Luciana”. Voi siete la mia forza e questo alla camorra fa paura, perché l’omertà e la connivenza della quale questi soggetti speravano di beneficiare, a Ponticelli non gli è più garantita.
A voi dico: non abbiate paura, ora più che mai, perché io non sono affatto intimorita da questo messaggio, anzi. Queste parole mi spronano e mi motivano a continuare a svolgere il mio lavoro con maggiore convinzione ed entusiasmo, consapevole di rappresentare un’insidia per la camorra ponticellese. Da quelle parole trapela tutta la loro paura, non di certo la mia. Una paura che deriva dalla consapevolezza di doversi guardare le spalle e di non potersi fidare di nessuno, perché chiunque potrebbe fornirmi informazioni utili a smascherare le loro malefatte. Questo messaggio rappresenta la conferma del fatto che le notizie riportate nei miei articoli trovano ampio riscontro nella realtà, tant’è vero che i De Micco-Mazzarella ipotizzano che “quattro infami”, ovvero quattro soggetti contigui al clan possano aver contribuito, mettendomi a conoscenza di quei contenuti.
Proprio per questo non dovete vivere con apprensione e allarmismo la notizia di questo messaggio, bensì dovete trarne una preziosa consapevolezza: la camorra è una partita a scacchi e la nostra squadra è destinata a vincere, perché il mio lavoro altro non è che il frutto di un gioco di squadra, dove gli attori principali siete voi, le mie preziose e impagabili sentinelle che difenderò sempre, a costo della mia stessa vita. Non siamo soli, al nostro fianco ci sono le forze dell’ordine, la magistratura, le istituzioni, anche se nei vostri cuori dilaga un sentimento di abbandono di cui sono amaramente consapevole, vi chiedo di fidarvi, ancora una volta, delle mie parole e del mio impegno. Sono consapevole di essere “il bersaglio più esposto”, perchè ci metto la faccia e la firma, mentre la controparte si nasconde dietro un account social generico e anche per questo le loro parole non meritano di essere prese sul serio. Meno che mai in un momento storico in cui vivono da segregati in casa, perché non vogliono alimentare le logiche della faida di camorra tra le strade del quartiere e per questo si sono “trasferiti” sui social network.
Se non ho paura io, se io non sono intenzionata a deporre la mia penna per consentire alle logiche camorristiche di prendere il sopravvento sulle nostre vite, allora, neanche voi dovete avere paura.
Vi chiedo solo di continuare a supportare il mio lavoro per consentirmi di andare avanti per la mia strada, fino a quando l’obiettivo agognato e condiviso non sarà raggiunto: liberare Ponticelli dalla camorra.
Infinitamente grazie, ancora e sempre, per quello che avete fatto per me e con me in questi anni e che spero continuerete a fare per molto tempo ancora.
Luciana Esposito