Entra sempre più nel vivo la faida virtuale in corso tra i clan di Ponticelli, a fronte del clima desertico che continua a registrarsi tra le strade e i rioni del quartiere. Le scorribande armate che hanno seminato il panico tra i cittadini nelle settimane precedenti sembrano ormai superate, ma questo non significa che la guerra per il controllo del territorio sia terminata, così come costantemente confermano i contenuti divulgati dai profili riconducibili alle figure di spicco dei due clan entrati in conflitto e che da diversi giorni continuano ad animare un incessante “botta e risposta” virtuale.
Contenuti sempre più espliciti dai quali trapela un’allarmante escalation di odio e livore criminale su entrambi i fronti, una guerra virtuale combattuta da camorristi convinti e tutt’altro che intenzionati ad indietreggiare per cedere terreno ai rivali.
“Pietà di nessuno neanche dei vostri figli, l’erba amara va tagliata dalle radici, ricordate. Mentre voi aspettate noi agiamo e facciamo rumore con il silenzio”: questo l’ultimo contenuto pubblicato dai De Micco-Mazzarella su TikTok. Un messaggio più che esplicito e che trova ampio riscontro nello scenario che si registra attualmente tra le strade di Ponticelli. Chiaro e mirato proprio il riferimento al clima di silenzio che ha stoppato la faida in corso e che sembra tutt’altro che destinato a durare a lungo. Un silenzio che fa rumore: un dato di fatto acclarato e che trova pieno riscontro nello scenario contemporaneo, segnato sì dalla calma subentrata in seguito a una serie di eventi concitati che si sono avvicendati a distanza ravvicinata, ma scandito anche dal forte sentore che si tratti di una fase transitoria e destinata a introdurre una nuova escalation di sangue. In quest’ottica risulta particolarmente allarmante la prima parte del messaggio in cui si fa riferimento all’intenzione di non risparmiare neanche i figli dei rivali.
Una frase forte dalla quale trapela tutto l’alacre odio che intercorre tra le due fazioni entrate in conflitto negli ultimi mesi e che proietta le ostilità ben oltre le logiche imposte dalla faida per il controllo del territorio. Rancori, vendette, ruggini e contrasti di carattere personale che si sono accumulati nel corso degli anni, narrano una guerra di camorra infinita, nell’ambito della quale hanno perso la vita tantissimi giovani e anche persone estranee alle logiche criminali. Ciononostante, il desiderio di mettere all’angolo i rivali continua a prendere il sopravvento, al pari della brama di vendetta.
La faida virtuale, attualmente in corso tra i De Micco e il cartello costituito dagli altri clan operanti sul territorio, continua a mantenere alta la tensione tra le strade del quartiere, alimentando le logiche della faida di camorra, ormai in corso da diversi mesi. Messaggi, post e video che sortiscono lo stesso clamore delle “stese” e delle bombe, perché ugualmente in grado di concorrere a inasprire il conflitto e soprattutto utili a seminare legittima apprensione tra i cittadini, sempre più preoccupati dallo scenario che i clan stanno delineando nel mondo virtuale e che appare destinato a riversarsi nel mondo reale.