Cinque studenti minorenni sono finiti sotto indagine dopo aver compiuto un atto di violazione digitale ai danni di quattro compagne di classe, sfruttando le potenzialità ambigue dell’intelligenza artificiale. Il caso, emerso grazie all’attenzione dell’edizione locale de “Il Messaggero” è avvenuto in provincia di Latina e ha sollevato interrogativi profondi sulla sicurezza online e l’educazione digitale nei giovani.
Attraverso profili Instagram, i ragazzi hanno estratto fotografie delle loro compagne, per poi manipolarle su un sito che utilizza l’intelligenza artificiale per creare immagini che “spogliano” le persone ritratte, adattando i loro volti su corpi in pose compromettenti. Queste immagini, di una realistica crudeltà, sono state condivise sui social network, generando una reazione a catena di umiliazioni.
La pronta reazione della dirigente scolastica, che ha immediatamente allertato i carabinieri, evidenzia la gravità della situazione e la necessità di un’azione decisa per proteggere l’integrità degli studenti. Le indagini in corso, orientate verso il sequestro dei dispositivi mobili per analizzare e fermare la diffusione di tali immagini, rappresentano un passo cruciale nella lotta contro questa nuova forma di cyberbullismo.
Una settimana prima, un episodio simile aveva scosso un altro istituto di Latina, con tre studenti coinvolti nella creazione e diffusione di immagini digitalmente alterate di compagne di scuola. La Procura dei Minori di Roma ha aperto un’inchiesta, sottolineando la serietà con cui le autorità intendono affrontare questi comportamenti.