Diventa sempre più drammatica la situazione nel rione De Gasperi di Ponticelli, la zona più calda attualmente sul fronte camorristico, dove negli ultimi tempi la camorra ha fatto sentire più volte la sua temibile presenza: automobili incendiate, diversi ordigni esplosi, incursioni armate.
Un contesto reso ancora più invivibile dal degrado che dilaga dentro e fuori i 28 isolati: attualmente le oltre 600 famiglie residenti nel rione De Gasperi sono sprovviste di fornitura idrica già da due giorni. Come spesso accade quando si registra un guasto alle più che obsolete tubature incaricate di rifornire d’acqua le abitazioni dei residenti in zona, gli addetti ai lavori si limitano a chiudere il rubinetto generale lasciando a secco centinaia di famiglie, sprezzanti dei tangibili ed evidenti disagi che concorrono ad esasperare gli animi di persone stanche e sopraffatte dai problemi più disparati.
Non solo i raid della camorra: il rione De Gasperi di Ponticelli continua ad essere uno degli arsenali della droga più quotati dell’intera città di Napoli, preso d’assalto da dozzine di tossicodipendenti che dal tramonto all’alba si avventurano tra i grigi palazzoni a caccia di eroina, cocaina, crack. Le piazze di spaccio più quotate seguitano ad essere quelle radicate da decenni negli isolati due e tre, malgrado i blitz, gli arresti, i servizi giornalistici delle tv nazionali.
I residenti in zona raccontano episodi raccapriccianti che vedono da un lato soggetti dipendenti dalle droghe, disperati, scalmanati, capaci di compiere azioni illogiche e paradossali, dall’altro criminali cinici e spietati che non guardano in faccia a niente e a nessuno, pronti a tutto pur di fare soldi.
In questo clima, ad avere la peggio, sono proprio loro: i padri di famiglia, lavoratori onesti che vorrebbero solo trascorrere la notte dormendo, per affrontare nel migliore dei modi l’ennesima giornata di lavoro, genitori di figli per i quali vivono in perenne stato di apprensione, perché temono che possano imbattersi in un conflitto a fuoco o in un tossico esagitato. Un pericolo tutt’altro che remoto, considerando che la maggior parte dei “clienti” dei supermarket della droga fanno irruzione nel rione a velocità sostenuta, a bordo di scooter e auto, sprezzanti della possibile presenza di pedoni in strada. Una situazione sempre più fuori controllo, soprattutto a ridosso degli isolati due e tre dove giacciono in sosta ormai da anni due automobili abbandonate che sono prevedibilmente diventate il rifugio sicuro dei tossicodipendenti che si riforniscono in zona. Dopo aver acquistato la dose si rintanano lì, nella Volkswagen Golf grigia, ormai distrutta, che sosta nei pressi dell’isolato tre da tantissimo tempo. Entrano nella vettura e consumano la dose acquistata con calma e discrezione.
Un’immagine emblematica del degrado e dell’anarchia che regnano “nell’inferno della camorra di Ponticelli”.
Poco distante, un’altra automobile giace abbandonata: un “Maggiolone” grigio con targa travisata. Si narra che un tempo sia stata l’automobile di una delle figure di spicco a capo del business della droga in quella zona e che poi se ne sia disfatta, senza prendersi la briga di demolirla.
I cittadini riferiscono di aver più volte segnalato la presenza di quelle due automobili al comparto della Polizia Municipale del Comune di Napoli che provvede a rimuovere i veicoli abbandonati, senza ottenere alcun risultato.