Sale a quota sette il numero delle persone iscritte nel registro degli indagati per la morte sul lavoro del 26enne Giuseppe Borrelli. L’operaio di Volla è deceduto mentre era al lavoro in un’azienda di costruzioni metalliche del comune casertano di San Marco Evangelista.
Il giovane, assunto appena un mese prima, ha avuto un incidente sul lavoro intorno alle 19 di martedì 12 marzo, mentre era da solo e alle prese con un macchinario, in cui poi è stato ritrovato senza vita da un collega; il 26enne presentava profondi tagli alla parte superiore del corpo. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso.
La Procura sul caso ha aperto un fascicolo, indagando i vertici della società. Disposto anche il sequestro del macchinario che avrebbe schiacciato Giuseppe nel tardo pomeriggio di martedì. Stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri di Maddaloni, il giovane sarebbe rimasto incastrato con un braccio nel macchinario, che lo avrebbe poi risucchiato e schiacciato.
I pubblici ministeri Paola Forno e Luisa Turco della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno iscritto nel registro degli indagati: Paolo Ruffato, 52enne di Milano; Massimo Moschini, 70 anni di Napoli; Luca Moschini, 64 anni di Napoli; Pietro Moschini, 58 anni di Napoli; Giuseppe De Simone, 50 anni di Castellammare di Stabia; Oreste Martellossi, 52enne di Palmanova; Emilio Menicucci, 61 anni di Torino.
Intanto il gip, Maria Pasqualina Gaudiano, ha convalidato il sequestro disposto d’urgenza dalla Procura del macchinario in cui Giuseppe è rimasto incastrato perdendo la vita, schiacciato tra i rulli. Si tratta di un’apparecchiatura che si trova nel reparto finitura e che sarebbe risultata “sprovvista di sistemi di sicurezza atti ad impedire il contatto con organi in movimento”, si legge negli atti. Insomma, la macchina in cui è morto Giuseppe, per la Procura, non sarebbe “conforme ai necessari requisiti di sicurezza” previsti dalla legge. Per questo, per evitare ulteriori rischi per i lavoratori, il gip ha convalidato il sequestro disposto d’urgenza dall’organo inquirente.