Tre soggetti, due dei quali con il volto coperto da passamontagna e che poi mostrano il viso, mentre maneggiano pistole, armi d’assalto e proiettili: un video dai contenuti espliciti accompagnato dalla frase “I Sarno regnano a Ponticelli siamo tornati”.
Un filmato divulgato sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli e che ha concorso a turbare notevolmente gli abitanti del quartiere della periferia orientale di Napoli, già fortemente in apprensione per l’escalation di violenza che si sta registrando negli ultimi tempi e che adesso temono che questo annuncio possa concorrere ad accrescere la tensione.
Un messaggio che non coglie di sorpresa i soggetti addentrati nelle dinamiche malavitose locali, già consapevoli del fatto che alcuni parenti dei Sarno, nel corso degli anni trascorsi dal pentimento delle figure apicali dell’organizzazione, non hanno mai smesso di frequentare il quartiere, seguitando ad orbitare nel contesto malavitoso.
Secondo quanto ricostruito dalla nostra redazione, i soggetti che appaiono nel video non sarebbero in alcun modo riconducibili alla famiglia Sarno. Non si tratterebbe quindi di parenti diretti degli ex boss di Ponticelli, ma molti elementi lasciano dedurre che si tratti di un video già presente in rete e che ritrae soggetti diversi da quelli che potrebbero animare le fila del rifondato clan Sarno. Un fatto che tuttavia non svilisce l’attendibilità del messaggio divulgato e che quasi sicuramente è stato diramato sui social per annunciare l’irruzione sulla scena camorristica ponticellese di un nuovo gruppo criminale che potrebbe essere legato ad alcuni soggetti che in passato hanno animato il clan più longevo della storia di Ponticelli. Un’organizzazione camorristica costituita da migliaia di affiliati che ha tenuto sotto scacco l’intera città di Napoli per circa trent’anni. Un’era volta al termine proprio in seguito al pentimento dei fratelli Sarno e di altre figure apicali del clan che con le loro dichiarazioni hanno concorso a condannare al carcere a vita diversi affiliati che si sono poi vendicati uccidendo alcuni familiari, seppure estranei alle dinamiche camorristiche, tra i quali Mario Volpicelli, cognato dei Sarno, commesso in una merceria e Giovanni Sarno, fratello degli ex boss, disabile e con problemi di alcolismo.
Proprio per questo i ponticellesi temono che ben presto le strade del quartiere possano nuovamente macchiarsi di sangue, qualora il rifondato cartello camorristico decida di ufficializzare il ritorno a Ponticelli vendicando la morte dei parenti innocenti, uccisi per portare a compimento una vendetta trasversale.