Da ormai una settimana, alla redazione del nostro giornale continuano a pervenire segnalazioni da parte dei cittadini che riferiscono che lo scorso martedì 20 febbraio, nel quartiere Ponticelli, si sarebbe verificata l’esplosione di due ordigni a distanza ravvicinata.
Gli abitanti del quartiere parlano di due episodi distinti: il primo, verificatosi poco prima delle 18 in via Luigi Franciosa o comunque in prossimità della zona in cui sono radicati i reduci del clan Casella. Un boato chiaramente udito anche dai residenti in via Luigi Piscettaro, strada adiacente a via Franciosa. Gli stessi cittadini riferiscono poi di aver udito un altro boato, meno fragoroso rispetto al primo, all’incirca un’ora dopo. Verosimilmente intorno alle 19 è effettivamente esploso un ordigno all’altezza dell’isolato 17 del rione De Gasperi di Ponticelli.
Seppure nel primo caso i residenti in via Franciosa raccontano di non essersi affacciati in strada per comprendere cosa stesse accadendo, mossi dal timore di attirare le inimicizie degli esponenti della malavita locale e pertanto non sono in grado di riferire altri dettagli: se le forze dell’ordine sono state allertate e quindi sono giunte sul posto per effettuare i rilievi del caso, se si sono verificati dei danni, in prossimità di quale “obiettivo sensibile” sia precisamente avvenuta l’esplosione. Motivo per il quale risulta difficile, se non impossibile, comprendere cosa sia accaduto nel fortino dei Casella poco prima dell’esplosione dell’ordigno nel rione De Gasperi di Ponticelli.
Nel quartiere della periferia orientale di Napoli si alternano ormai da un mese episodi eclatanti: auto incendiate, bombe, fino agli spari dello scorso 26 febbraio.
Episodi eclatanti segnati da un clima di rassegnata sopraffazione da parte dei cittadini e dal silenzio che accompagna le indagini delle forze dell’ordine che non hanno diramato nessuna notizia ufficiale, malgrado i ponticellesi siano ben consapevoli di vivere un momento concitato, dove la camorra sta facendo sentire pressoché quotidianamente la sua presenza.
Seppure il rione De Gasperi appaia il fronte più caldo, in quanto proprio in quella sede si sono verificati la maggior parte degli episodi, anche negli altri contesti in cui troneggia la camorra locale, i cittadini si vedono costretti a convivere con la paura.