Non è passato inosservato all’attentissimo popolo dei social il gesto che Guè a Geolier sul palco del Festival di Sanremo, quando sono stati chiamati a esibirsi di nuovo, dopo aver vinto la serata dedicata alle cover. Un verdetto accompagnato dai fischi del pubblico dell’Ariston che abbandonato il teatro proprio mentre il rapper di Secondigliano si stava esibendo per la seconda volta, in forma di protesta e dissenso per la vittoria, principalmente determinata dai voti del pubblico da casa.
Consapevole del clima ostile nel quale Geolier si è trovato costretto ad esibirsi, Guè lo ha invitato a guardarlo negli occhi per non perdere la concentrazione e focalizzarsi solo sulla performance, dimenticando quello che stava accadendo in sala. Un gesto fraterno che ben rispecchia i valori della fratellanza e del rispetto di cui la cultura rap e hip hop si fa portatrice.
Una storia nella storia, quella scritta sul palco del festival della canzone italiana da Guè, milanese, classe 1980, figlio di due giornalisti, cresciuto in una famiglia benestante, ma che ha trovato nella musica rap e hip hop la sua consacrazione artistica fino a diventare un’icona, uno dei pionieri di questo genere musicale in Italia. Anche per questo Geolier lo ha fortemente voluto sul palco accanto a lui. Da Milano a Secondigliano, a prescindere dal ceto sociale d’appartenenza, la cultura che rispecchia il credo musicale di questi due artisti, si rivela capace di unire, soprattutto nei momenti di difficoltà.