La vittoria di Geolier nella serata cover al Festival di Sanremo è stata fortemente contestata dal pubblico dell’Ariston e da una parte di stampa che hanno accolto la notizia prima fischiando e poi abbandonando il teatro, mentre il rapper napoletano riproponeva la sua esibizione in coppia con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio.
Nella conferenza stampa svoltasi stamane, sabato 10 febbraio, in vista della finalissima di stasera, le polemiche sono proseguite.
In sala stampa è calato un gelido imbarazzo quando una giornalista gli ha chiesto: “Vittoria meritata, complimenti. Ma non ti senti di aver rubato la vittoria di ieri? Oggettivamente c’erano delle esibizioni che con tutto il rispetto, al posto tuo mi sentirei un po’ a disagio a pensare di aver vinto in confronto a loro”.
Un giornalista che indossava una t-shirt sulla quale era stampato il celeberrimo Vesuvio di Andy Warhol ha esternato una disamina che ha ricevuto il pieno consenso da parte di Amadeus: “Ieri hanno non solo fischiato, ma se ne sono anche andati. Addirittura oggi in sala stampa qualcuno ha chiesto a Geolier se si fosse comprato i voti. Ho l’impressione che questa roba assomiglia a quella bruttissima quando negli stadi urlano ‘Vesuvio lavali col fuoco’. Ho l’impressione che anche le domande che stiamo facendo noi assomigliano a quelle del tifo delle peggiori curve sportive. E’ brutta la sala dell’Ariston che si alza e se ne va, sicuramente Angelina Mango e Mahmood hanno fatto performance strepitose, non è un problema di preferenze, si può anche tifare contro, ma andarsene e lasciare che il vincitore di manche si esibisca in un teatro semivuoto non è una cosa degna di Sanremo”, ha sottolineato il giornalista con estrema oggettività e pacatezza.
Anche Amadeus ha condannato con fermezza i fischi che il teatro Ariston ha indirizzato al vincitore della serata cover: “Mi è dispiaciuto. Dispiace sempre quando si sentono dei fischi verso qualcuno. Geolier è un ragazzo molto amato è un talento ed evidentemente la somma dei voti di ieri tra televoto, radio e sala stampa, se è risultato primo evidentemente è stato votato. Ci sta che nella storia del Festival, lo ricordo negli anni di Pippo Baudo, l’Ariston contestava, rumoreggiava. Il disappunto fa parte del fatto che il tuo artista preferito non ha vinto quella sera. I fischi nei confronti di un ragazzo di poco più di vent’anni li ho trovati non giusti, proprio ingiusti per lui. Si vedeva dall’espressione che c’era rimasto male, ha vinto quella sera, quello è un ricordo che lui non dimenticherà mai. Quella sera con i suoi amici aveva costruito una bella performance, c’erano tanti mondi che non dimentichiamo che con Geolier c’era Luché che è un rapper fortissimo napoletano Gué è un altro degli storici rapper e naturalmente Gigi D’Alessio, quindi è stata confezionata una performance che è piaciuta molto evidentemente a chi ha votato. Sono sempre dell’idea che le persone non vadano fischiate perchè non ha fatto altro che il suo mestiere, portare la sua musica e quindi va rispettato il pensiero di chi lo vota. Detto questo è un professionista, ha cantato. Non l’ho potuto incontrare perchè era già andato via, lo vedrò oggi, ma è un ragazzo forte e credo che questo umore lo fortifichi ancora di più.”
Ai microfoni del Corriere, anche Fiorello ha rilasciato una breve battuta: “Il razzismo su Geolier? Si avverte. E’ sempre successo, è brutto ci si prova a combattere questa cosa qua succede a livello sportivo, succede nello spettacolo ed è veramente brutto come ha detto Amadeus vedere la gente che si alzati può non piacere, ma bisogna essere sportivi che vuol dire che ti alzi e te ne vai è stata una cosa brutta. A questo punto: viva Geolier”, ha concluso.