Rita De Crescenzo torna a far parlare di se.
La tiktoker napoletana, nella notte ra venerdì 26 e sabato 27 gennaio, insieme ad una cinquantina di parenti, amici e follower ha vivacemente protestato davanti a una caserma dei vigili urbani, che poco prima avevano rintracciato il figlio minorenne, che le era stato tolto dai servizi sociali e collocato in una casa famiglia, da dove però era scappato da mesi.
Anche stavolta la Tiktoker ha urlato e inveito contro le forze dell’ordine in diretta sui social network. E’ uno “scandalo”, una “vergogna”, ha detto, spalleggiata dalle persone presenti, aggiungendo che al figlio, che fa la terza media e che ora verrà riportato in casa famiglia, è stato riservato il trattamento di un criminale.
A ricostruire la vicenda e a condannare duramente la condotta della De Crescenzo, il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli: “Questa è la parte peggiore di Napoli”, afferma.
E’ lo stesso Borrelli a ripostare sui suoi profili social alcuni dei video della tiktoker, spiegando che il figlio della donna è stato fermato dai vigili urbani mentre guidava uno scooter sul lungomare di Napoli, pur non avendo mai conseguito la patente. E’ stato dunque multato, ma dai controlli successivi è emerso che su di lui c’era una segnalazione di rintraccio, essendo fuggito dalla casa famiglia cui era stato affidato “perché non si presentava a scuola e non era ben seguito dai genitori”. Il ragazzo è stato quindi condotto presso gli uffici della Polizia locale di Santa Maria del Pianto, dove poco dopo si sono recate “una cinquantina di persone”, con in testa la mamma-tiktoker, che all’esterno della caserma hanno iniziato a gridare e inveire, pubblicando i video della protesta.
“Questa – il commento di Borrelli – è la parte peggiore della nostra città, spiattellata in bella mostra su tutti i social network. Video in cui la De Crescenzo grida ‘vergogna’ contro i nostri uomini e donne delle forze dell’ordine che stanno facendo solo il loro dovere o in cui racconta falsità sulla vicenda che riguarda il figlio. Video in cui Rosario, altro figlio della tiktoker, minaccia di andare a riprendere il fratello ovunque lo porteranno o in cui dedica una ‘fiamma’ a me e a tutte le persone che si stanno occupando di questo caso. Video che sono stati addirittura sponsorizzati a pagamento per diffondere a più persone possibili bugie, falsità, offese, minacce e accuse contro le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura”.
Secondo il deputato, “la piattaforma TikTok ha completamente perso il senso della misura nel consentire che questi video vengano sponsorizzati, quando invece dovrebbero essere soltanto rimossi”. “Questa gente non ci rappresenta e non ci rappresenterà mai”, aggiunge, ricordando che “la De Crescenzo si è già macchiata in passato di fatti gravissimi e di legami con un clan, le fu levato un altro figlio perché utilizzato per spacciare droga” e ora “si presenta con 50 persone all’esterno di una caserma, con l’intento di ostacolare e mettere pressione al lavoro degli agenti. Una vera e propria aggressione – conclude – che le forze dell’ordine hanno dovuto subire e tenere a bada”.