Gli anni in cui i De Micco di Ponticelli furono costretti a capitolare per lasciare spazio ai clan alleati di Napoli est sembrano ormai una pratica archiviata. I cosiddetti “Bodo” continuano a conquistare terreno e uomini, complice un’importante migrazione di affiliati che hanno voltato le spalle ai De Luca Bossa, perno portante dell’alleanza che da 2018 al 2020 ha saldamente detenuto il controllo del territorio.
Uno dei voltabandiera più prevedibili è quello che ha visto gli Amitrano capeggiati dal ras Domenico, nipote dei Sarno e figura di primo ordine della camorra locale – attualmente detenuto – tornare nuovamente in affari con i De Micco, dopo la breve parentesi che li vide convergere proprio nell’alleanza capeggiata dai De Luca Bossa con i quali, per giunta, avevano dei conti in sospeso anche di carattere personale. Nell’attentato con autobomba pianificato da Antonio De Luca Bossa nel 1998 per annunciare la scissione dai Sarno e voluto per uccidere il boss Vincenzo Sarno, l’unico a perdere la vita fu Luigi Amitrano, autista e nipote dei Sarno e cugino di Domenico Amitrano.
Una premessa che fin da subito ha fatto fortemente dubitare della genuinità di quel legame e che lasciava presagire che alla prima occasione utile lo scenario sarebbe radicalmente cambiato. La rottura dell’alleanza è stata preannunciata da plurimi episodi, screzi e dissidi che hanno avuto inizio nel 2020, contestualmente all’arresto di Domenico Amitrano e di Giuseppe e Umberto De Luca Bossa. I blitz avvenuti a novembre del 2022 e 2023 hanno ulteriormente aggravato la posizione delle figure apicali dell’alleanza costituita dai Minichini-Schisa-De Luca Bossa-Casella-Aprea-Rinaldi, nella quale, per l’appunto, erano confluiti anche gli Amitrano. Lo scenario che si è così configurato sul fronte giudiziario, unitamente a quello che si stava delineando sul versante camorristico, hanno spinto gli Amitrano a voltare le spalle agli ex alleati per riaggregarsi nuovamente ai De Micco.
Una scissione scontata e annunciata che aleggiava nell’aria da tempo, ma che ha trovato pieno riscontro nella realtà di recente, complice la scarcerazione di un soggetto legato alla famiglia Amitrano che avrebbe ufficializzato l’alleanza con i De Micco rendendosi autore di un gesto che non è passato di certo inosservato e che, anzi, ha suscitato reazioni a dir poco forti.
Recandosi dai soggetti che erano tenuti a pagare la tangente ai De Luca Bossa ha preteso la riscossione del denaro per conto dei De Micco, lanciando un chiaro segnale agli ex alleati e ai loro “protetti”. Una dimostrazione di forza forse pretesa dai De Micco quale prova concreta di una fedeltà che alla luce del secondo cambio di casacca nel giro di pochi anni, può definirsi una legittima pretesa. Un atto di rivalsa voluto anche per umiliare la cosca del Lotto O, sempre più in difficoltà al cospetto della forza egemone dei De Micco che potrebbero approfittare del momento favorevole per disfarsi definitivamente dei rivali. Del resto, la mossa avviata dagli Amitrano di recente e finalizzata a chiudere i rubinetti agli ex alleati, imponendo il pizzo nelle zone sotto il loro controllo, non lascia presagire l’intenzione di continuare a convivere pacificamente con i reduci del clan.