Nell’ambito dei controlli per la Movida, nella Galleria Umberto I di Napoli, la Polizia Locale ha intercettato una baby gang, probabilmente intenzionata ad aggredire un altro gruppo di coetanei. Un giovane, malmenato dal branco, è riuscito a fuggire e ha cercato rifugio nella zona di Piazza Trieste e Trento, dove erano presenti gli agenti.
Contestualmente veniva allertata anche un’altra pattuglia dell’unità operativa di Chiaia che in quel momento stava eseguendo un controllo all’interno di un’attività commerciale. Le forze dell’ordine sono intervenute bloccando il gruppo di giovani aggressori. Durante la perquisizione, uno dei membri, un ragazzino di 14 anni, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, posto sotto sequestro. Contattati i genitori per l’affidamento dei minori coinvolti, accompagnati presso i locali dell’unità operativa di Chiaia, il Pubblico Ministero ha disposto la denuncia a piede libero.
Un episodio che matura a meno di due mesi di distanza dal tentato omicidio di un 17enne di Ponticelli, accoltellato in più parti del corpo nel corso di una lite per futili motivi e che riuscì a fuggire, malgrado le gravi ferite riportate. Il 17enne fu soccorso proprio da una pattuglia della polizia municipale in sosta proprio nella vicina Piazza Trieste e Trento. Provvidenziale l’intervento degli agenti che hanno tempestivamente soccorso il giovane, costretto a fronteggiare anche l’indifferenza dei presenti che non hanno mosso un dito per aiutarlo.
La violenta aggressione avvenne nella tarda serata di sabato 25 novembre. Il giovane, mentre era in compagnia degli amici, fu avvicinato da un’amica del suo stesso quartiere, in compagnia di un’altra ragazza, che gli chiese alcune informazioni sulla scuola guida alla quale si era iscritto, perchè anche lei aveva intenzione di conseguire la patente di guida. Il 17enne sarebbe stato poi avvicinato dall’ex fidanzato di una delle due ragazze e dal suo gruppo di amici che in un lampo sono passati dai fatti e dalle parole. In quattro gli avrebbero sferrato delle coltellate, mentre gli altri quattro membri del gruppo lo bloccavano.
Fin dagli istanti successivi al tentato omicidio del 17enne, quando il giovane era ancora ricoverato all’ospedale Vecchio Pellegrini in gravi condizioni, seppure non in pericolo di vita, sua madre, supportata dal deputo di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha più volte lanciato un appello agli aggressori del figlio, affinchè si consegnassero spontaneamente alla giustizia. Nei giorni successivi all’accaduto, Francesco Emilio Borrelli pubblicò sui social un video apparso su TikTok che ritraeva i presunti responsabili del tentato omicidio del 17enne mentre si vantavano con orgoglio del gesto compiuto.
A circa due mesi di distanza, la gang che ha gravemente ferito il 17enne è ancora a piede libero e probabilmente il senso d’impunità che deriva da questa circostanza legittima altre bande di baby-teppisti ad agire in modo analogo.