Manca ormai poco all’inizio del nuovo anno e milioni di persone si accingono a stappare una bottiglia allo scoccare della mezzanotte. In molti calici verrà versato dello champagne, la variante di vino più pregiata e costosa che pertanto rivendica di essere maneggiata con cura. L’etichetta da seguire è molto simile a quella del vino, ma vediamo quali sono le linee guida da seguire per brindare con eleganza in compagnia delle bollicine più famose al mondo.
La degustazione dello champagne è un’esperienza che coinvolge tutti i tuoi sensi e richiede un approccio attento per apprezzare appieno le caratteristiche di questo vino effervescente. Un buon prodotto deve essere di un colore giallo che va dal paglierino al dorato, a seconda del tipo di champagne. Osserva anche la persistenza delle bollicine e la formazione di una mousse cremosa in superficie come schiuma. Prima di assaporare lo champagne, ruota il bicchiere delicatamente per far rilasciare gli aromi. Fagli fare delle curve dolci, non rotearlo come se fosse la centrifuga della lavatrice: è un vino delicato. Poi annusa il vino per coglierne gli odori. Cerca note fruttate, floreali, agrumate o anche sentori di lievito e crosta di pane. Prendi un piccolo sorso di champagne e distribuiscilo uniformemente sulla lingua. Fallo girare in bocca per percepire la complessità dei sapori. Nota il bilanciamento tra dolcezza e acidità, la persistenza dei gusti e la finezza delle bollicine.
Una volta fatto questo però cerchiamo di capire tutti i segreti del servizio: la temperatura, il bicchiere da usare, i modi per versare questo vino pregiato.
In primis, per quanto tempo si può conservare una bottiglia? In linea di massima sarebbe sempre preferibile berla il prima possibile. Goditi il momento e soprattutto non farla invecchiare. Da disciplinare quando acquisti uno champagne è già stato invecchiato. Ha trascorso almeno 15 mesi nelle cantine della regione. Quando va in commercio è pronto per essere invecchiato. Ovviamente nulla ti vieta di conservarlo e con i giusti accorgimenti puoi tenerlo anche molti anni:
La bottiglia va tenuta (sia in piedi sia coricata) ad una temperatura che va dai 10 °C ai 15 °C;
Il tasso di umidità deve essere alto e costante, tra il 60% e l’80%;
La bottiglia non deve prendere luce diretta o colpi, non deve subire vibrazioni e deve essere al riparo dagli odori;
La cantina in cui lo conservi deve essere il più ventilata possibile.
A che temperatura va servito lo champagne? Né troppo freddo né troppo caldo. Fresco ma non ghiacciato. Il vino contenuto deve urlare come Aldo in “Tre uomini e una gamba”: “Non posso né scendere e né salire! Né scendere e né salire”. Così sia. La temperatura ideale per una bottiglia è tra gli 8 °C e i 10 °C così da apprezzare tutta la finezza e gli aromi. Il suggerimento è di tenere la bottiglia in un secchio pieno d’acqua e ghiaccio per una mezz’oretta prima di servire il vino. Puoi anche metterlo nella parte bassa del frigorifero alcune ore prima di aprirlo.
In che bicchiere devo servire lo champagne? Flûte o coppa! La risposta più banale e, in fondo, anche quella corretta, sarebbe: servilo nel bicchiere che ti pare. Se però vogliamo fare davvero bella figura con i nostri ospiti dobbiamo usare il bicchiere a forma di tulipano, quello alto, panciuto e con l’apertura stretta. La flûte classica o coppa di champagne sono ormai fuori: per permettere al vino di esprimere tutto il suo carattere i bicchieri migliori sono a forma di tulipano. Naturalmente, se preferisci servire lo champagne in calici, puoi farlo tranquillamente.
Piccolo accorgimento prima ancora di portare in tavola i bicchieri: non metterli nella lavastoviglie. Lavali con acqua calda, a mano, senza usare detergenti che impediscono la formazione di eleganti bollicine quando viene servito. Asciugali a mano.
Come si apre una bottiglia di champagne? Prestare la massima attenzione. La pressione contenuta nella bottiglia può far partire il tappo un po’ troppo velocemente, soprattutto se la bottiglia è stata scossa. Attenzione a non ferire nessuno. Devi essere delicato e se seguirai questi consigli andrà tutto bene e farai anche una bella figura:
Asciuga la bottiglia con un panno e inizia a togliere la gabbietta metallica. Fai attenzione a tenere bene il tappo e non dirigere la bottiglia verso nessuno;
Sempre tenendo il tappo saldamente prendi il collo della bottiglia e giralo così da liberare delicatamente il tappo dal collo, senza lasciartelo sfuggire;
Non devi tirar via il tappo, devi tenerlo fermo mentre fai ruotare la base della bottiglia. A ciascuna rotazione della bottiglia deve corrispondere un movimento verso l’alto, per far uscire il tappo poco alla volta finché non sarà estratto del tutto;
Poco prima della completa rimozione del tappo, la pressione comincerà ad allentarsi: sentirai un leggero fischio che fuoriuscirà dal collo della bottiglia. Quando senti il sibilo attendi che il suono si fermi e fai uscire lentamente la pressione;
Terminata l’operazione il tappo “cadrà” in mano, avrai la bottiglia nell’altra e lo champagne è pronto per il brindisi.
Come si serve lo champagne: in due tempi. Prima una piccola quantità poi il resto del bicchiere. La versata in due tempi a distanza di pochi secondi è importante: ti permette di annusare gli aromi e di far prendere aria al vino. Serve anche a mantenere più a lungo la catena di bollicine che si forma sul fondo e contribuisce a non creare una schiuma troppo persistente. Quanto vino va versato? Come per ogni tipologia di vino devi riempire versando lentamente e in modo regolare, fino a due terzi del bicchiere.
Come conservare una bottiglia aperta: le bottiglie vanno finite sempre. Se proprio non ce la fai chiudila con un tappo stopper, appositamente progettato per la conservazione dei vini effervescenti. Metti la bottiglia in frigo, in piedi o coricata, ma attenzione perché a parte le facili battute ti avvisiamo: una bottiglia di champagne aperta non si conserva a lungo. L’effervescenza si perde e comincia a sfiatarsi.