Dalla penna e dalla voce di un grande scrittore, il racconto di un Natale Altrove nel tempo in Soledad di e con Maurizio de Giovanni, spettacolo che inaugurerà, lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 20.30 nella Basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli, la seconda edizione de Il Natale che vorrei.
Realizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito della manifestazione Altri Natali, Il Natale che vorrei è una rassegna nata lo scorso anno, e, visti i lusinghieri risultati, si propone anche quest’anno con un’edizione sempre fedele alla filosofia progettuale, ma declinata sul tema dell’Altrove.
Altrove nel tempo, Altrove nello spazio, per ribadire, ancora una volta la stupefacente capacità di sintesi di questa città capace di accogliere e fondere culture e tradizioni lontane, di tesaurizzare il passato per procedere spedita verso il futuro.
Il Natale che vorrei vuole regalare alla cittadinanza e ai turisti i tesori di arte e tradizioni consolidatisi nell’incontro con i molteplici Altrove che hanno disegnato la storia di questa città, programmando quattro spettacoli ospitati nella Basilica di San Giovanni Maggiore (Rampe San Giovanni Maggiore), la Chiesa di San Giorgio Maggiore (via Duomo, 237/A) e gli spazi del Pozzo e il Pendolo Teatro (Piazza San Domenico Maggiore, 3).
Il centro storico più di ogni altro luogo di Napoli rappresenta un crocevia nel quale la tradizione e le radici storiche di questa città continuano ad intersecarsi e a fondersi con la molteplicità di culture e appartenenze diverse.
Nel suo ventre cavo si sono sedimentati secoli di storia che stimolano nuovi fermenti, e in questa polifonia caleidoscopica Napoli riesce magicamente ad essere uguale solo a sé stessa
«Napoli porta incisa nelle pietre, nei monumenti, nelle parole della sua lingua musicale, nella ritualità e perfino nella religione – sottolinea Annamaria Russo – la sintesi meravigliosa di culture e tradizioni provenienti da Altrove, che questa terra ha realizzato per strutturare la propria singolare ed inconfondibile identità».
L’appuntamento inaugurale di lunedì 18 dicembre, Soledad, vedrà in scena, oltre all’autore Maurizio de Giovanni, Marco Zurzolo, Marianita Carfora e Rocco Zaccagnino, per la regia di Annamaria Russo. È il Natale del 1939 a Napoli. La guerra che infuria appena fuori dai confini dell’Italia, ma, nell’allegria ostentata della festa più santa dell’anno, il gelido alito di morte sembra già raggelare le speranze nel futuro.
Sullo sfondo della grande tragedia imminente, la miriade di tragedie personali degli emigranti che, dal Porto di Napoli, salutano la patria e gli affetti con il pianto negli occhi e nel cuore la speranza di un futuro migliore in terra straniera.
È una storia struggente dedicata a chi Il Natale lo vive Altrove dalle luci e dai regali, La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, con Paolo Cresta (voce narrante) e il corpo di Ballo Skaramakay diretto da Erminia Sticchi, regia di Annamaria Russo, in scena mercoledì 20 dicembre alle ore 18.30 negli spazi del Pozzo e il Pendolo Teatro. Una favola di Natale per tutte le età, rivisitata attraverso la fusione dei linguaggi, della narrazione, della musica e della danza.
C’è un Altrove nella coscienza di ciascuno, al quale Charles Dickens dà il volto dei fantasmi in Racconto di Natale con Gino Rivieccio, Rosaria De Cicco e Alfredo Mundo, per la regia di Annamaria Russo, in scena giovedì 28 dicembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Giorgio Maggiore. La voce di due grandi attori, per un viaggio in un Altrove, che è al centro dell’animo di ciascuno di noi
Dickens fa centro sul valore impagabile della memoria, individuale e collettiva. La memoria del bene e del male, come unico antidoto alla barbarie, come unico viatico ad un futuro migliore.
A chiudere la programmazione, venerdì 29 dicembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Giorgio Maggiore, sarà Da Napoli alla Luna, concerto di Natale per soli mandolini con gli allievi del conservatorio di San Pietro a Maiella, per la direzione del maestro Fabio Menditto. Un viaggio nel tempo e nello spazio seguendo la rotta indicata dai più celebri standard natalizi, rivisitati con arrangiamenti sorprendenti.
Il Natale che vorrei, è quello che ci sarebbe piaciuto qualcuno pensasse per noi. Un Natale fatto di storie, di persone, di emozioni e luoghi belli da condividere.