E’ andato in onda nel corso della puntata di “Striscia la notizia” di venerdì 15 dicembre il servizio annunciato nei giorni scorsi a Ponticelli e che documenta la spiacevole disavventura vissuta dall’inviato Vittorio Brumotti e dalla troupe del celebre programma di Canale 5.
Non appena si è recato nel “parco di Topolino”, uno dei tanti rioni di edilizia popolare del quartiere della periferia orientale di Napoli per documentare l’attività di spaccio di droga, Brumotti è stato insultato e minacciato con veemenza prima dai pusher, poi anche da altre persone accorse non appena hanno capito quanto stesse accadendo. Sprezzanti della presenza dei carabinieri, decine di persone si sono scagliate contro l’inviato di Striscia e il suo staff, costringendoli a trovare riparo nel sottoscala di un palazzo per evitare il linciaggio.
Momenti concitati, segnati da una violenza scellerata che per l’ennesima volta porta il quartiere Ponticelli a conquistare la ribalta nazionale per clamorosi fatti di cronaca. Una vera e propria insurrezione popolare dettata dalla triste necessità delle famiglie locali di difendere e preservare l’unica attività che garantisce una costante e certa fonte di guadagno: lo spaccio di droga. Non a caso, le più inviperite erano le donne, a loro modo convinte che quella condotta potesse trovare una sorta di legittimazione nella necessità di difendere “il lavoro” che gli consente di sfamare i loro figli.
Scene di guerriglia urbana che aprono uno squarcio triste, ma veritiero che mostra la cruda realtà che si respira in quei rioni di periferia, colpevolmente abbandonati al loro destino.
Per circa un’ora lo scorso lunedì 11 dicembre, Vittorio Brumotti e il suo cameraman sono rimasti segregati in un palazzo per preservare la loro incolumità, malgrado la presenza di decine di carabinieri.
La replica dello Stato è arrivata poche ore prima della messa in onda del servizio che ha mostrato all’Italia intera quelle scene agghiaccianti. All’alba di venerdì 15 dicembre un’operazione interforze ad “alto impatto” ha visto in azione oltre 200 operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che hanno presidiato e setacciato l’intero quartiere.