Il tempestivo intervento dell’inviato di “Striscia la notizia” Vittorio Brumotti ha probabilmente evitato che la lite tra due automobilisti napoletani, sfociata in una violenta aggressione, potesse finire in tragedia. L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 9 dicembre, nell’area parcheggio del centro commerciale “Neapolis” di via Argine nel quartiere napoletano di Barra.
Brumotti era giunto sul posto per stanare auto abusivamente in sosta nei parcheggi riservati ai disabili, quando a pochi metri di distanza due uomini sono venuti alle mani. Uno dei due si sarebbe spazientito perchè l’altro aveva suonato il clacson, quindi è sceso dall’auto e lo ha aggredito. L’inviato del tg satirico di Canale 5 ha cercato immediatamente di sedare la lite, mentre le donne imparentate con i due intimavano alla sua troupe di spegnere telefonini e telecamere per stoppare le riprese. L’aggressore ha poi afferrato un crick e ha colpito due volte alla schiena l’altro automobilista e ha più volte ostentato un vincolo di parentela con un elemento di spicco della camorra locale, indirizzando esplicite minacce di morte all’uomo contro il quale si è scagliato a più riprese con violenza: “devo farti sparare!”, ha urlato più volte seminando il panico tra i presenti che hanno temuto il peggio.
Insieme alla troupe di “Striscia la notizia” era presente anche la direttrice di Napolitan.it. Luciana Esposito che racconta quanto segue:
“Abbiamo vissuto attimi di vero panico e puro terrore. Stavo filmando la scena con il telefono di Brumotti, ma sono stata immediatamente avvicinata da alcune donne che mi hanno intimato di stoppare il video. Ho assecondato la loro richiesta senza esitazioni, forte era il sentore che potessero aggredirmi. Non appena si sono scagliate contro la troupe di Striscia ho raggiunto una zona del parcheggio sotterraneo dove la copertura della rete telefonica mi consentisse di allertare le forze dell’ordine. Ho chiamato la polizia e nel giro di pochi minuti una volante del commissariato di Ponticelli è giunta sul posto, ma i protagonisti della lite si erano già dileguati. Dopo essersi sincerati delle nostre condizioni, i poliziotti hanno ceduto il posto ai carabinieri che mi auguro riusciranno a far luce sull’accaduto.
Non ho mai assistito a una scena simile. Non solo per la rapidità e la ferocia con la quale quell’uomo si è scagliato contro l’automobilista. Come si è visto anche nel servizio di Striscia, quando quell’uomo ha ostentato una parentela con un elemento di spicco della malavita locale, dichiarando testualmente “tu non sai il cugino di chi sono”, la vittima si è avvicinata per scusarsi e lo ha anche baciato, malgrado si fosse accanito contro di lui anche colpendolo con un crick. Una scena surreale, sembrava quasi che invocasse la sua clemenza.
Mi ha colpito particolarmente vedere la vittima intenta a cercare gli occhiali da vista che aveva perso durante l’aggressione e che erano finiti sotto l’auto del picchiatore che ha provveduto a spostarla per consentirgli di recuperarli, ma poi poco dopo lo ha nuovamente malmenato.
E’ stata una terrificante dimostrazione di forza, ma anche di padronanza del territorio nell’ambito della quale tutti gli attori coinvolti nella vicenda hanno ricoperto un ruolo ben preciso. Ognuno di loro sapeva esattamente cosa fare. Le donne si scagliavano contro chi filmava la scena e dissuadevano i presenti dal contattare le forze dell’ordine. Se non avessi provveduto io a farlo, nessuno avrebbe allertato la polizia. Uno scenario agghiacciante segnato da un’omertà dolorosissima: tantissimi cittadini hanno assistito impassibili a quelle scene, assecondando il ricatto imposto da un violento con violenza.
L’aspetto ancora più triste è che su entrambe le automobili erano a bordo dei bambini che hanno assistito a quella mattanza. Alcune donne li hanno perfino presi in braccio, quasi come se fossero degli scudi.
Anche se la troupe di Striscia e lo stesso Brumotti sono “abituati” a fronteggiare situazioni concitate e violente, quella situazione ha scosso tutti. Soprattutto perchè è legittimo chiedersi come sarebbe andata a finire, se Brumotti non fosse intervenuto.
E’ l’immagine più triste e desolante di una periferia sempre più allo sbando e in balia delle logiche criminali, dove ad avere la meglio è “il parente di” e a pagarne le conseguenze è il cittadino onesto. E’ uno scenario triste, tristissimo e spero che il clamore sortito dal servizio di Striscia possa sollecitare un intervento da parte dello Stato che non coinvolga solo le forze dell’ordine, ma che miri anche a ripristinare una cultura della legalità, sempre più latitante da queste parti.”
Il servizio è andato in onda nel corso della puntata di “Striscia la notizia” di mercoledì 13 dicembre e il video è diventato subito virale, suscitando forte indignazione da parte dell’opinione pubblica.