Napoli è stata designata Capitale Europea dello Sport 2026, superando l’altra città candidata, ovvero la spagnola Saragozza. L’ufficializzazione è arrivata nel corso della giornata di venerdì 17 novembre dal presidente di Aces Europe, Gian Francesco Lupattelli. Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso grande soddisfazione: «Raggiungiamo un obiettivo nel quale abbiamo sempre creduto. La designazione di Napoli quale Capitale Europea dello Sport 2026 – ha infatti sottolineato Manfredi – è il riconoscimento della bontà del lavoro che stiamo portando avanti per la promozione del valore dello sport sotto l’aspetto della competizione e della capacità di creare comunità. La collaborazione di tutte le istituzioni sarà fondamentale per il rilancio dei nostri impianti, in maniera da farci trovare pronti all’appuntamento del 2026 che rappresenta una vetrina internazionale di grande prestigio per la nostra città».
«Quando scendiamo in campo vinciamo – ha dichiarato il primo cittadino di Napoli -. Questo è un grande messaggio della forza della città che ha vinto con la sua storia, il suo talento, la grandissima immagine internazionale che ha conquistato, la cultura, l’umanità. Il nostro progetto dello sport come grande strumento di inclusione è piaciuto moltissimo a livello europeo e c’è stato un grande lavoro fatto dall’amministrazione insieme a tutto il mondo dello sport: dal Coni alle Federazioni e alle tante associazioni».
Un progetto per cui il sindaco Manfredi ha avviato interlocuzioni con il ministro dello Sport, Abodi, e nei prossimi giorni vedrà il commissario straordinario di governo per Caivano, Ciciliano, perché è intenzione dell’amministrazione comunale coinvolgere non solo la città di Napoli ma tutta l’area metropolitana. «Adesso parte il lavoro – ha proseguito Manfredi – c’è tanto da fare e dobbiamo investire ancora di più sugli impianti sportivi, sulla loro fruizione e ci auguriamo anche che ci sia cooperazione con le altre istituzioni a partire dalla Regione e dalla Città metropolitana e coinvolgeremo gli altri comuni metropolitani perché vogliamo un grande sistema Napoli che guardi allo sport, ai giovani e all’inclusione». Per quanto riguarda la gestione degli impianti, Manfredi ha spiegato che «ora coinvolgeremo anche altri sponsor sia napoletani che nazionali e internazionali per fare in modo che questo progetto cammini con gambe solide e ci siano anche modelli innovativi dal punto di vista dell’uso e della fruizione dello sport in città».