Mattinata concitata nel rione Lotto 6 di Ponticelli, dove la visita a sorpresa delle forze dell’ordine ha inaspettatamente stravolto i piani degli esponenti della malavita locale che avevano richiesto l’intervento di un privato per potare alcuni alberi che ostruivano la visuale, rendendo la vita difficile agli affiliati e alle vedette che necessitano di monitorare la zona per segnalare tempestivamente il sopraggiungere di volanti o pattuglie. Una delle tante forme di precauzione necessarie per preservare il business dello spaccio di droga che dilaga anche in quella zona, ma anche per scongiurare il pericolo di un’eventuale incursione dei clan rivali.
Ancora una volta, in via Cupa Vicinale Pepe, fortino delle “pazzignane” facenti capo a Gabriella Onesto, figura apicale dell’alleanza costituita dai vecchi clan dell’ala orientale di Napoli e detenuta dal novembre del 2020, parenti e fedelissimi della donna-boss hanno attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.
Nei giorni scorsi, una donna pregiudicata ma non contigua all’organizzazione sarebbe stata incaricata da alcuni parenti della Onesto che detengono il controllo degli affari illeciti in zona, di compiere il consueto “porta a porta” per estorcere alle famiglie residenti in zona il denaro necessario all’operazione di potatura del grosso pino che giace in prossimità dell’edificio.
Stamane, giovedì 2 novembre, non appena gli addetti ai lavori hanno dato il via ai lavori, i residenti in zona hanno subito manifestato il loro disappunto, non riuscendo però ad ottenere alcuna reazione e quindi hanno contattato il commissariato di Polizia di Stato di Ponticelli e la polizia municipale per segnalare tempestivamente l’accaduto.
La volante del commissariato locale, una volta giunta sul posto, ha appurato che gran parte dei rami del grosso pino erano stati falciati. Una parente diretta di Gabriella Onesto è stata la prima persona a scendere in strada, non ha notato la presenza della polizia, raggiuta poi dalla persona che per conto del clan ha raccolto il denaro facendo il giro delle famiglie residenti in zona. La parente della lady-camorra ha più volte inveito contro coloro che avevano mobilitato le forze dell’ordine per un intervento innocuo e che secondo la sua versione dei fatti era stato reso necessario dalla fastidiosa presenza di api ed insetti. Un alibi che vacilla al cospetto del disappunto palesato dai residenti in zona, stanchi di subire e assecondare le logiche imposte dalla camorra e che al cospetto dell’ennesima azione scellerata hanno interpellato l’intervento delle forze dell’ordine per evitare l’abbattimento in toto dell’albero.
I residenti in zona precisano che un dato di fatto su tutti prova la necessità di falciare quell’albero per appagare ben altre esigenze: nessuno ha mai neanche preso in considerazione l’idea di contattare l’Asl che in questi casi dovrebbe provvedere a programmare una semplice disinfezione o disinfestazione, così come spetterebbe agli enti preposti stabilire se e come provvedere alla potatura di alberi che giacciono sul suolo pubblico.
Un intervento arbitrario che le esponenti della malavita locale hanno cercato di giustificare come meglio potevano, ma quando è sopraggiunta la volante della Polizia Municipale si è verificato il vero colpo di scena: non appena gli agenti hanno richiesto ai presenti di esibire i documenti, la parente della Onesto si è defilata dalla scena, abbandonando al suo destino l’esattrice del clan.
Un episodio che matura a pochi giorni di distanza dalla lite violenta tra due donne del clan, imparentate tra loro. Una discussione dai toni accesi e volgari che ha visto le due parenti scagliarsi contro a vicenda insulti ed offese irripetibili che hanno richiamato l’attenzione dei residenti in zona.
Questo il clima che si respira in uno dei tanti fortini della camorra di Ponticelli, dove la gente comune è costretta a vivere in balia delle logiche imposte dai clan.