E’ una situazione di tangibile pericolo quella in cui vivono le famiglie residenti nella scala 22 del rione Lotto 10 in via Eduardo Scarpetta a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli che annovera una dozzina di rioni di edilizia popolare, tutti rigorosamente fatiscenti.
Le immagini, meglio delle parole, documentano lo stato di decadimento in cui versano gli alloggi di proprietà del Comune di Napoli, la cui manutenzione rientra nelle competenze di Napoli Servizi.
Pareti pregne di umidità, a tal punto da provocare il cedimento del cemento, complice un’importante infiltrazione che riguarda il tetto dell’edificio e che dopo aver completamente inficiato le pareti dell’abitazione ubicata al terzo ed ultimo piano, si sta estendendo a quelle dell’appartamento sottostante.
La donna che vive da sola in uno degli appartamenti del terzo piano racconta che lei e la sua vicina di casa sono costrette a fronteggiare quella situazione da più di quattro anni. Malgrado le plurime richieste d’intervento inoltrate alla Napoli Servizi, la ditta liquida il problema replicando di non disporre dei fondi necessari per attuare i lavori richiesti per mettere in sicurezza l’edificio.
“Abbiamo segnalato per anni il problema, – racconta Assunta, la donna che ha contattato la nostra redazione per segnalare la condizione di degrado e pericolo in cui si vede costretta a vivere – ma puntualmente ci dicono che non ci sono fondi. Due mesi fa è venuto un ingegnere a fotografare per l’ennesima volta e ci ha detto: “avete ragione, ma se il comune non ha soldi io non posso intervenire. Neanche i vigili del fuoco sono voluti intervenire.”
Una situazione che non consente ai residenti in zona di vivere serenamente, non solo per la condizione insalubre in cui si trovano, complice il perenne stato di umidità che respirano tra le mura domestiche, ma soprattutto per la paura di essere sovraesposti a pericoli ben più seri, qualora le pareti e il soffitto dovessero cedere e proprio per questo motivo Assunta e la sua vicina di casa, affetta da una patologia respiratoria e quindi già costretta a ricorrere all’ossigenoterapia, per due volte si sono fatte carico delle spese necessarie per ricoprire il tetto con una guaina isolante, ma non sono riuscite a risolvere il problema, complice una situazione troppo compromessa che richiederebbe una spesa nettamente al di sopra delle possibilità economiche delle due donne.
“Il problema è che il cemento delle pareti e del soffitto sta cedendo, perchè è impregnato d’acqua e temiamo che possa crollare”, spiega Assunta.
Una situazione destinata inevitabilmente ad aggravarsi con il sopraggiungere dell’inverno, stagione nell’arco della quale si intensificano le piogge e i temporali. E tra gli abitanti della scala 22 del rione Lotto 10 di Ponticelli cresce la paura di vedersi costretti a subire le conseguenze di un disastro abbondantemente annunciato.