Dopo due album pubblicati a proprio nome (“Origine” e “Mettiamoci d’accordo”), torna sulla scena Emanuele Montesano con un suo nuovo progetto inglese autoprodotto: The Flow.
«Penso che quando qualcosa non ti dà più stimoli va cambiata, negli affetti come nella musica o nel lavoro».
L’artista originario di Sapri (SA), alla ricerca di nuovi stimoli, opera un drastico cambio di rotta, con un progetto ispirato tanto ai Placebo, tanto ai Kings of Leon e Bryan Adams, con brani che spaziano dal pop-rock al country.
Primo singolo a venire lanciato è “Love love love”, un brano dove vengono narrate 5 storie di amore, da quella più dolce a quella più “malata” e violenta, evidenziando anche la voglia di mettere in chiaro che l’amore non ha colore, età o orientamento sessuale.
«Avevo in testa quel ritornello da settimane, ma non riuscivo a trovare la parola giusta da inserirci, qualcosa che si ripetesse, di ossessivo… ecco… di “ossessivo”… e cosa cerchiamo tutti noi con foga? L’amore! Infatti il brano si apre proprio con la frase “È sempre un’ossessione d’amore”».
«Ho associato il rumore della lavatrice di casa ad un flanger: in fase di produzione, il mio arrangiatore, Alessandro Galdieri, è riuscito a ricreare questo effetto un po’ psichedelico, molto particolare, usando una chitarra».
“Love love love” è il primo estratto dall’EP di prossima pubblicazione “Reborn”, un nome che vuole sottolineare proprio come The Flow sia, per Emanuele Montesano, una rinascita.
Il lavoro è stato registrato dal musicista, compositore e arrangiatore Alessandro Galdieri (In The Loop) presso i suoi studi personali.
«”Reborn” sarà un album vario negli stili e nelle tematiche. Parla di tante storie: dalla rivalsa sulla società alla storia di un uomo innocente che scrive alla sua cara dal carcere; parla di amore senza confini e della ricerca di un posto dove abbandonarsi, posto che ognuno di noi dovrebbe avere, la cosiddetta “isola felice”».
Il video che accompagna “Love love love”, come nel testo del brano, narra la storia d’amore di 5 diverse coppie: 4 coppie felici (una coppia giovanissima, una multiculturale, una coppia LGBT e una coppia anziana) e una coppia dove la donna subisce violenza.
«Ho voluto lanciare un forte messaggio, e cioè che l’amore non deve avere confini, e che non siamo noi a dover giudicare se lo si può definire tale o no. Anche la storia violenta ha un “lieto fine”, quando lei, all’ennesima violenza di lui, decide di lasciarlo, così rinascendo e partecipando alla “festa” finale, insieme a tutte le altre coppie».
Girato interamente in una casa di Vallo della Lucania da Valentino Manganelli ed Elisa Panzariello, il video di “Love love love” vede la partecipazione di attori non professionisti:
«Gli attori presenti nel video sono tutti miei amici che subito hanno sposato la causa: è stato molto divertente lavorare al video in questo ambiente (tranne per il fatto di dover trasportare, sia in salita che in discesa, una panchina massiccia al 5 piano!!!)».