Il rione Lotto O di Ponticelli rischia di diventare un luogo di ritrovo abituale per i senza fissa dimora in cura presso il centro d’igiene mentale dell’Ospedale del Mare. Una situazione denunciata già nelle scorse settimane dai residenti in zona che hanno contattato la nostra redazione per accendere un riflettore sullo scenario che si sta delineando nel rione, situato proprio di fronte al polo ospedaliero.
A separare il plesso di edilizia popolare dal nosocomio solo una strada a doppio senso di macia e uno spartitraffico le cui aiuole sono già state ‘adottate’ da un clochard che abitualmente trascorre le sue notti accampandosi lì come meglio può. Una situazione che desta allarmismo tra gli abitanti del rione per lo stato di esagitazione dell’extracomunitario che in più di una circostanza si sarebbe denudato e che inoltre sarebbe solito aggirarsi tra le strade del rione con un bastone tra le mani. A destare preoccupazione è anche la condotta di una donna, pure lei in cura presso il centro d’igiene mentale del vicino ospedale e che in più di un’occasione avrebbe aggredito e derubato del telefono cellulare alcuni passanti.
I residenti in zona segnalano che da qualche giorno anche un’anziana donna senza fissa dimora si è ormai insediata in pianta stabile nel rione. L’anziana si è accampata su una panchina nei pressi dei giardinetti a ridosso del campo di calcio intitolato a Ciro Colonna, 19enne vittima innocente della criminalità, assassinato proprio nel Lotto O nel 2016. L’area verde che giace poco distante dal luogo dell’agguato, le giostrine e il campo di calcio erano stati intitolati al giovane poco dopo il suo omicidio e più volte sono stati oggetto di raid vandalici. L’intera area giace in una condizione di incuria che gli abitanti del rione temono possa aggravarsi con l’insediamento dei clochard, malgrado siano in corso dei lavori di riqualifica.
Alcune famiglie hanno provveduto a fornire del cibo e viveri di prima necessità alla donna, ma l’auspicio degli abitanti del Lotto O è che quanto prima nel rione possa ripristinarsi una normalità più decorosa, nel rispetto della dignità di quei senza fissa dimora, oltre che dei residenti in zona.