Un incontro, che è diventato dialogo, tra l’Associazione Nazionale Magistrati, Agrorinasce e le scuole, sulla cultura della legalità e il rispetto per l’ambiente: è quanto è avvenuto questa mattina, 14 ottobre, in una sala gremita del Centro di Educazione e Documentazione Ambientale Pio La Torre di Santa Maria La Fossa. Poi, il taglio del nastro del vivaio didattico nel bene confiscato, l’ennesimo rivalorizzato da Agrorinasce e restituito alla collettività.
“Ci teniamo ad incontrare i giovani, cerchiamo di trovare un dialogo con voi ragazzi, perché il nostro obiettivo oggi è dimostrarvi che quando le istituzioni fanno squadra ottengono risultati vincenti” così Diego Ragozzini, Presidente Giunta Esecutiva Ass. Nazionale Magistrati Distretto di Napoli. Presenti gli studenti dell’Istituto Tecnico “Guido Carli” di Casal di Principe con la Dirigente Tommasina Paolella, dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Grazzanise con la Dirigente Roberta Di Iorio, nonché i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Casapesenna, di San Marcellino, di San Cipriano d’Aversa, di Casal di Principe e di Villa Literno.
Per l’occasione tutti i presenti hanno potuto visionare la mostra sui “25 anni di attività di Agrorinasce nella valorizzazione dei beni confiscati”, posta all’ingresso del Centro Pio La Torre. Un passato difficile nella c.d. terra di mafie e il confronto con il presente: “ad oggi tanti traguardi sono stati raggiunti in tema di lotta alla criminalità e nella valorizzazione dei beni confiscati” ha dichiarato Nicolino Federico Sindaco di Santa Maria La Fossa “Grazie anche al Dott. Allucci, che è stato un pioniere in questa terra maltrattata dalla camorra”, il Sindaco ha ricordato l’impegno di Agrorinasce nella riqualificazione del più grande bene confiscato alla camorra in Italia, La Balzana, i cui lavori sono iniziati ed è destinato a diventare Parco agroalimentare dei Prodotti Tipici della Regione Campania.
“25 anni non è semplice raccontarli” così Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce “siamo nati in un periodo di stragi, di uccisioni come quella di don Peppe Diana. In questi anni abbiamo cercato di creare le condizioni affinché il bene che spesso, se non sempre, ci arriva vandalizzato, venga restituito alla comunità per finalità sociali, istituzionali e produttive. Il vero cambiamento nella società contro la cultura della camorra si ha non solo con la confisca, bensì con la effettiva utilizzazione del bene confiscato. Per questo il nostro obiettivo è che nessun bene nell’area Agrorinasce venga abbandonato, che poi significa dare seguito e valorizzare anche il lavoro di magistratura e forze dell’ordine che operano nella fase della confisca. Tutto questo patrimonio dev’essere restituito alle nuove generazioni, a generazioni che devono essere sempre più consapevoli del valore della legalità”.
“Agrorinasce è davvero un modello di lavoro sui beni confiscati” così Gabriella Maria Casella Presidente del Tribunale di Santa Maria C.V. nei suoi saluti istituzionali; Giuseppe Zullo Presidente Sottosezione Ass. Nazionale Magistrati Santa Maria C.V. si è detto “molto contento di essere qui per il tema trattato, la cultura dell’ambiente e della legalità è un faro per i giovani. Se l’obiettivo è ripristinare l’amore per il bene comune, in noi troverete sempre un sussidio per testimoniare la legalità nelle scuole”. “Queste nuove generazioni hanno bisogno di esempi, ben vengano iniziative come queste” così Biagio Del Prete Vice prefetto di Caserta e ancora Nicola Camerlingo p.m. presso il Tribunale di Santa Maria C.V., rivolgendosi ai ragazzi ha sottolineato l’importanza della cultura della legalità e della cittadinanza attiva per un impegno sociale che parta dalle scuole e crei una coscienza civica per la difesa del territorio.
Nel suo intervento, Elena Giordano già magistrato e Presidente Agrorinasce, ha ringraziato i ragazzi per la loro presenza “Da magistrato ho partecipato a tanti processi contro la criminalità organizzata. Ci sono voluti anni e anni per stare qua, oggi, in questo bene confiscato. Legalità non è solo rispetto delle regole, ma citando Nando Dalla Chiesa, la legalità è un sentimento”.
“La mia presenza non vuole essere una presenza di forma, ma di sostanza” così il Questore di Caserta Andrea Grassi “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” cantava De Andrè. Il letame è la camorra, i fiori sono i progetti di recupero dei beni confiscati come quello che oggi inauguriamo” sottolineando l’importanza di un’azione istituzionale sinergica e ringraziando l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia locale per la collaborazione continua nel garantire la sicurezza del territorio.
Significativi gli interventi di presentazione di progetti rivolti alle scuole, da parte di Tina Borzacchiello della Cooperativa Xenia che gestirà il vivaio didattico di Santa Maria La Fossa, e di Giovanni Esposito Presidente di Fattorie Montane che ha progettato e presentato gli eco-itinerari in collaborazione con Agrorinasce nell’ambito del progetto “Cultura Agrosociale” finanziato dalla Regione Campania.
Tutti gli ospiti hanno declinato il concetto di legalità in differenti accezioni, così come Mario Morcone Assessore alla Legalità Sicurezza e Immigrazione Regione Campania e già Prefetto, al quale sono state affidate le conclusioni, ha ribadito l’importanza del lavoro svolto da Agrorinasce in questi anni e dei beni confiscati che “creano coesione sociale sul territorio e legalità”. Al termine della giornata gli studenti hanno tagliato il nastro del nuovo vivaio didattico di Santa Maria La Fossa e hanno visitato l’impianto biogas.
Coffee break preparato dalla Cooperativa “La Forza del Silenzio”, che gestisce un laboratorio di prodotti da forno senza glutine Farinò in un bene confiscato a Casal di Principe e ha come obiettivo principale quello di fornire servizi specifici e di qualità alle persone affette da disturbo dello spettro autistico, con l’intento di migliorare la loro qualità della vita e creare un luogo di ascolto e di sostegno alle famiglie.