Rinunciare a uno stipendio fisso di duemila euro al mese per inseguire il proprio sogno: un atto di follia, più che di coraggio quello intrapreso da Gianluca Iannotta, giovane imprenditore beneventano che nelle ultime settimane ha fatto parlare di sé proprio per l’ambiziosa scelta annunciata lo scorso 28 agosto sui social:
Mi sono licenziato.
Oggi è un giorno significativo per la mia vita che voglio condividere con tutti voi amici.
Chi mi conosce di persona sa che ho fatto nascere e crescere Tublat.com mentre svolgevo contemporaneamente attività di dipendente e oggi con il dispiacere dei miei genitori, giustificato dall’incertezza del lavoro autonomo, vi comunico che ho scelto lo stesso di rinunciare al mio comodo stipendio per inseguire il mio sogno.
Purtroppo dovrò farlo solo con le mie forze perché non ci sono finanziamenti disponibili per la mia attività e non mi spetta il sostegno di disoccupazione essendo titolare di partita iva ma per me il momento è adesso.
È arrivato dunque il momento di pensare al futuro, al mio futuro e a quello della mia azienda.
Oggi inizia quindi ufficialmente una nuova avventura per me è Tublat.com
Avanti tutta!
Un post che ha ottenuto centinaia di reazioni da parte di utenti che hanno esternato principalmente parole di stima e ammirazione per il fondatore della prima web agency disponibile completamente online che ha introdotto un nuovo modo di concepire e praticare questo modello di business.
Frutto dell’intraprendenza e delle competenze maturate da Gianluca Iannotta, un giovane businessman beneventano, Tublat stava già facendo parlare di sé per i numerosi feedback positivi che ha collezionato in un passato recente, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto tra i “profani in materia” che a caccia di una web agency per far crescere la propria attività online si sono imbattuti in Tublat e ne sono rimasti letteralmente folgorati.
Una web agency disponibile completamente online, dunque, che ha sancito l’inizio di una nuova era, fatta più di “sostanza” e meno di scartoffie e fronzoli e che soprattutto offre un ampio ventaglio di opportunità ai potenziali clienti.
Iannotta è a tutti gli effetti un innovatore, un pioniere che lancia un messaggio significativo in un momento storico in cui nel nostro Paese e in particolare nelle regioni meridionali, si registra una perenne aumento di cervelli in fuga. Giovani talentuosi e ambiziosi che vedendosi negare un’opportunità di fare carriera o semplicemente di poter conquistare un posto di lavoro all’altezza delle loro aspettative, preferiscono costruirsi un futuro all’estero, anche se questo vuol dire rifarsi una vita lontano da casa, dagli affetti e dagli amici.
Quando aveva iniziato la sua avventura in Tublat.com era un semplice dipendente con la certezza dello stipendio fisso, una garanzia che Iannotta ha deciso di abbandonare per compiere un vero e proprio salto nel buio, convinto che si tratti di un rischio necessario da correre per trasformare Tublat in pochi anni in una SPA, Motivo per il quale il giovane beneventano ha deciso di licenziarsi per mettersi in proprio e dedicarsi completamente alla crescita dell’azienda.
Una sfida impegnativa che Iannotta dovrà sostenere facendo leva solo ed esclusivamente sulle sue forze. Un percorso che inizia in salita, perchè non potrà usufruire della disoccupazione né di finanziamenti che possono sostenere la sua attività.
Una serie di criticità che non sembrano impensierire il giovane e ambizioso imprenditore che rappresenta un autentico fiore in un deserto inaridito dalla partenza di molti altri giovani che, come detto, credono che l’Italia non sia in grado di offrire opportunità meritocratiche ai suoi talenti più promettenti.