Gli agenti di una delle volanti del commissariato di Ponticelli, poco dopo la mezzanotte di martedì 12 settembre, hanno messo fine alla latitanza di Umberto Dello Iacolo detto ‘o cecato, 27 anni, l’unico affiliato al clan De Martino sfuggito al blitz che lo scorso 7 agosto ha tradotto in carcere, oltre ai fratelli Giuseppe e Salvatore De Martino, altri soggetti affiliati al clan Mazzarella ed Aprea, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, intralcio alla giustizia, detenzione e porto di arma comune da sparo, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di aver agito per agevolare l’attività e gli scopi di associazioni camorristiche.
Dello Iacolo è stato stanato nei pressi di un circolo ricreativo in via Scarpetta, luogo di ritrovo abituale dei De Martino, mentre si trovava in compagnia di altre persone che sono riuscite a dileguarsi. L’attenzione dei poliziotti si è concentrata sul latitante: lo hanno bloccato e ammanettato per impedirgli la fuga.
O’ cecato credeva che per sventare le manette gli bastasse adottare un profilo basso di giorno, evitando di mostrarsi in pubblico, ma si sentiva altrettanto sicuro e disinvolto al calar del sole, tant’è vero che era stato più volte avvistato tra le strade del quartiere in compagnia di amici e affiliati, soprattutto nei luoghi frequentati abitualmente dai De Martino, tra i quali prediligeva proprio il circolo ricreativo aperto in via Scarpetta, nel cuore del fortino degli XX, da un giovane legato al clan e scarcerato di recente. È lì che il ricercato avrebbe trascorso diverse serate, intrattenendosi a giocare a carte fino a notte fonda, sicuro di non correre alcun pericolo. E invece, la notte scorsa, durante la consueta attività di controllo del territorio, una volante del commissariato di Ponticelli, nel transitare nei presso del circolo ricreativo assiduamente frequentato dai giovani affiliati al clan De Martino, lo hanno subito notato e hanno messo fine alla sua latitanza.
Non si era mai allontanato da Ponticelli, sicuro di poter contare sull’omertà dei residenti in zona, in virtù del suo status di fedelissimo del clan De Martino, nonché di cognato di Antonio Nocerino detto brodino, figura di spicco del clan attualmente egemone a Ponticelli. La scelta di restare a Ponticelli durante la latitanza è probabilmente scaturita non solo dalle necessità dettate dalle logiche camorristiche, ma anche dal desiderio di stare accanto alla compagna, nonché sorella di ‘brodino’, in dolce attesa. Invece, il tempestivo intervento dei poliziotti del locale commissariato di polizia ha messo fine alla sua latitanza dopo circa un mese. Dello Iacolo è andato così incontro allo stesso destino di suo cognato: anche Nocerino aspetta un figlio da una giovane donna con la quale aveva intrapreso una relazione poco prima di essere arrestato. Dello Iacolo non ha nemmeno tentato di beneficiare dell’appoggio che avrebbero potuto fornirgli i parenti residenti in altre zone della città, da Secondigliano a Quarto, passando per il Rione Traiano. Prioritaria la necessità di restare a Ponticelli, anche per inscenare una dimostrazione di forza oltremodo necessaria in un momento storico particolarmente delicato, ancor più dopo l’ormai evidente rottura tra gli ‘XX’ e i De Micco.
Il clan De Martino si vede così privato di un’altra pedina cruciale, oltre che di uno degli affiliati più fedeli, come comprova il solido rapporto d’amicizia che lo lega ad Antonio De Martino e in più occasioni sbandierato sui social network. Arrestato per la prima volta il 28 giugno del 2018, accusato di essere tra i protagonisti della faida andata in scena tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 e che vide i De Micco-De Martino impegnati a preservare il controllo del territorio per ostruire l’insediamento dei clan alleati di Napoli est, in seguito al blitz che portò all’arresto di diverse figure apicali del clan dei cosiddetti “Bodo-XX”. Condannato, insieme a Carlo Esposito – il 29enne affiliato al medesimo clan, ucciso a luglio del 2022 – anche per aver detenuto illegalmente una pistola.
La sua fedeltà al clan De Martino viene confermata da una serie di fermi di polizia, oltre che dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Pipolo, ex affiliato al clan De Micco-De Martino che ha spiegato alla magistratura che dopo la scarcerazione ‘o cecato è immediatamente tornato ad occupare il suo posto all’interno dell’organizzazione. Pipolo definisce Dello Iacolo “un affiliato al clan De Martino per il quale commette estorsioni, stese. Fedelissimo di Antonio De Martino.” Dopo la scarcerazione, secondo quanto riferito da Pipolo, era diventato una fedele recluta di Salvatore De Martino. Tuttavia, negli ultimi tempi, Dello Iacolo non era solo l’autista e guardaspalle dei De Martino, forte del ruolo di maggiore spessore conquistato proprio grazie al vincolo di parentela acquisito mettendo su famiglia con la sorella di Antonio Nocerino.
La notizia della cattura di Dello Iacolo si è rapidamente diffusa, prima nei rioni controllati dai De Martino e poi nell’intero quartiere. Immediata la reazione dei fedelissimi affiliati al clan che lo hanno celebrato nelle stories di Instagram: “A presto mio fratè”, la frase che accompagna il frame che ritrae l’ormai ex latitante in barca, unitamente all’immancabile emoticon delle catene, simbolo per antonomasia della detenzione, a conferma dell’avvenuto arresto.
Condotto al commissariato di Ponticelli, dopo le formalità di rito è stato condotto al carcere di Secondigliano.