Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della giornata odierna, mercoledì 30 agosto, ha ricevuto a Palazzo Chigi don Antonio Coluccia, il sacerdote aggredito ieri a Tor Bella Monaca a Roma. Il Presidente Meloni ha espresso il pieno sostegno e la massima solidarietà del Governo e lo ha ringraziato per il suo infaticabile impegno contro la criminalità organizzata, lo spaccio di droghe e l’illegalità.
Il Presidente del Consiglio si è informato sulla situazione nel territorio dove opera il “prete antispaccio” e ha ribadito l’impegno dell’Esecutivo per combattere la criminalità organizzata e per sostenere il recupero sociale ed economico.
Inoltre, il Presidente Meloni si è informato anche sulle condizioni cliniche dell’agente di polizia di scorta del sacerdote, rimasto ferito ieri nel corso dell’aggressione.
All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
«Ha promesso che farà un giro nelle periferie, quando e come non lo so ma ha promesso che verrà: l’ho vista molto convinta e credo che i cittadini di questi territori hanno bisogno di vedere uno Stato di prossimità». Ha dichiarato Don Antonio Coluccia, dopo l’incontro con la presidente del Consiglio.
In merito all’aggressione subita, Don Coluccia ha dichiarato: «mi ha segnato, non pensavo si potesse arrivare a un’azione del genere. Ho avuto paura, mi è arrivato uno scooterone addosso e devo ringraziare l’angelo custode della mia scorta che mi ha spinto via ed è stato colpito in pieno. Mi sento in pericolo già da tempo perché sto portando via i soldi alle associazioni criminali, il loro welfare, la droga – ha aggiunto – Ogni volta che io presidio una piazza di spaccio sono 10-15-20mila euro che se ne vanno. Ecco perché a chi è assoggettato a questo mondo non va bene la mia azione pastorale, non vanno bene polizia di Stato, carabinieri, e guardia di finanza. Ma cittadini onesti ce ne sono tantissimi, e hanno il diritto di vedere persone positive che le possano aiutare ad organizzare la speranza»