Aria inquinata da diossina e polveri sottili a Napoli Est: questo il dato che emerge dalle prime analisi dell’Arpac, in seguito all’incendio di ampia portata, divampato in via delle Repubbliche marinare, nel quartiere napoletano di Barra, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 agosto. Le fiamme hanno coinvolto tre capannoni commerciali, all’interno dei quali venivano stoccati prodotti cosmetici e per la casa e hanno parzialmente danneggiato anche un centro dialisi.
I vigili del fuoco sono stati impegnati quasi per l’intera giornata di domenica 27 agosto per domare le fiamme e ciò ha contribuito a rendere l’aria irrespirabile, suscitando il disappunto non solo dei barresi, ma anche degli abitanti del vicino quartiere Ponticelli, ugualmente costretti a barricarsi in casa per evitare di respirare aria nociva. Proprio perchè allarmati dall’inquinamento ambientale scaturito dall’incendio, i cittadini richiedevano da diversi giorni che venissero diramati i dati delle analisi svolte dall’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Campania, nell’arco delle prime 24 ore successive all’incendio.
Disponibili i risultati relativi al primo campionamento eseguito nell’arco di 24 ore nei giorni 27-28 agosto con un campionatore ad alto volume, collocato nei pressi del luogo dell’incendio, allo scopo di misurare la concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera. Gli esiti analitici restituiscono un valore di concentrazione di PCDD/PCDF (diossine e furani), pari a 14,5 pg/Nm3 I-TEQ – picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente.