“Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra ma mi dispiace, io continuerò ancora più forte di prima, tornerò in strada“: queste le prime dichiarazioni rilasciate al Tg1 da don Antonio Coluccia, dopo l’agguato a Tor Bella Monaca, da parte di un 28enne che ha cercato di investirlo e che adesso è in stato di fermo, accusato di tentato omicidio. “Ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori”, ha aggiunto don Coluccia.
“Ho avuto paura perché mi sono visto questo scooterone vicino a me e quando ha accelerato ho pensato mi colpisse. Devo ringraziare l’operatore della scorta che mi ha spostato e salvato”. L’agente ha infatti reagito, sparando e ferendo l’aggressore a un braccio. Nello zaino del 28enne è stata trovata anche una mannaia e un martello: il pubblico ministero non esclude di contestargli anche il porto abusivo di armi. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla procura di Roma, stanno ricostruendo la dinamica dell’aggressione e chiarendo se il fermato abbia agito su commissione, ingaggiato da presunti mandanti.
Le mie passeggiate per la legalità sono contro la violenza e sono ispirate al Vangelo. Ieri pomeriggio, la persona in sella allo scooter prima di tentare a investirmi mentre attraversavo sulle strisce pedonali mi aveva minacciato – ha detto don Coluccia a LaPresse -. La mia presenza civile sulle piazze di spaccio, infastidisce i narcotrafficanti”.
Nicola Franco, Presidente del VI Municipio di Roma, durante la trasmissione di Rai1 “La vita in diretta”, in collegamento proprio da Tor Bella Monaca ha dichiarato di aver sentito telefonicamente Don Antonio Coluccia e ha annunciato che il sacerdote nel corso della serata potrebbe già tornare sul posto per replicare la marcia bruscamente interrotta dal 28enne che ha cercato di investirlo.